La Cina presenta infatti opportunità incredibili grazie al numero di abitanti, 1,4 miliardi di persone, di cui il 20% ha raggiunto uno status di benessere tale da ricercare prodotti di qualità e d’importazione, come il made in Italy, che ha un grande appeal sui consumatori cinesi.
L’appuntamento fieristico di fine novembre rientra nel contesto di Horti China, presso il Convention and Exhibition Centre di Shanghai. Verrà riservato un ruolo di primo piano al progetto europeo Freshness from Europe di cui Cso Italy è proponente in Cina, oltre che in Usa, Giappone e Canada, con l’obiettivo di promuovere l’ortofrutta di qualità made in Italy.
Le imprese italiane partecipanti alla manifestazione sono circa una trentina e operano lungo tutto il percorso della filiera, dal settore sementiero a quello produttivo, fino alla produzione di biostimolanti, dalla meccanica al packaging di servizi.
Contestualmente alla prima edizione di Mac Fruit Attraction China sarà poi presentato il Macfrut insieme al Cibus, nell’ambito dell’iniziativa della Regione Emilia Romagna, promossa all’interno della Settimana della cucina italiana nel mondo. Saranno poi invitati 50 buyer cinesi ai due eventi del prossimi maggio a Parma e a Rimini, grazie anche alla vicinanza di date delle due manifestazioni.
“Cogliamo questa occasione per far sentire la presenza e il valore dell’ortofrutta italiana in Cina – spiega il presidente del Cso Paolo Bruni – è una grande occasione per presentare il meglio dell’ortofrutta del nostro paese in un momento fondamentale per l’apertura del mercato oltre che al kiwi e agli agrumi, anche a mele e pere”.
“La Cina è il mercato che più di ogni altro consentirà alla filiera ortofrutticola di sviluppare volumi importanti in termini di export - sottolinea Marco Salvi, presidente di Fruitimprese - e per questo ritengo che vada fatto ogni sforzo per ottenere la massima visibilità. Si sta poi portando avanti un ottimo lavoro sulle questioni fitosanitarie che, in stretta collaborazione con il Mipaaf, sta ottenendo buoni risultati proprio in un’ottica di sistema paese”.
“L’opportunità è presentare in Cina tutto il nostro know how – commenta Davide Vernocchi, coordinatore ortofrutta di Alleanza Cooperative italiane – fondamentale per rispondere alle esigenze del mercato cinese, che vede il made in Italy come un’icona dell’eccellenza. Mac Fruit Attraction Shanghai è un contesto importante per creare le condizioni favorevoli all’apertura del mercato cinese alle pere italiane, e, progressivamente, ad altri prodotti”.
Infine Renzo Piraccini spiega la sua soddisfazione del risultato in quanto “Macfrut non vuole essere solo la vetrina dell’ortofrutta italiana ma anche uno strumento per favorire l’internazionalizzazione della filiera”.