“Con questo bando vogliamo incentivare la capacità di fare gioco di squadra dell’agricoltura e dell’agroalimentare emiliano-romagnoli – sottolinea l’assessore regionale all’Agricoltura Simona Caselli – per contrastare l’eccessiva frammentazione e le piccole dimensioni aziendali, con l’obiettivo di un aumento della competitività dell’intero sistema. Lo vogliamo fare mettendo al centro le aziende agricole, che continuano a essere le più penalizzate nella distribuzione del valore lungo la filiera, ma anche invece rappresentano la pietra angolare di un comparto fondamentale del made in Italy e campione dell’export. Occorre lavorare per ridare il giusto ruolo al settore primario e reddito agli agricoltori. Uno dei criteri più importanti per la valutazione delle domande sarà proprio quanto si garantisce in termini di remunerazione all’agricoltore".
Sul fronte dei contributi, buona parte delle risorse totali, circa 72,4 milioni di euro, vanno a sostenere direttamente gli investimenti delle aziende agricole, mentre 52,4 milioni sono riservati a quelli del settore agroindustriale. E’ previsto poi che in ogni progetto di filiera il quantitativo di materia prima provenga per almeno il 51% dalle imprese agricole aderenti all’accordo.
Sono poi previste possibilità di iniziative nel campo dell’innovazione, con un finanziamento di 10 milioni di euro, e nel campo della formazione professionale (1 milione di euro). Le candidature di proposta per il progetto di filiera dovranno essere presentate entro il prossimo 28 aprile, così che verrà poi redatto un catalogo dei progetti di filiera cui le singole imprese agricole e agroindustriali potranno aderire entro il 14 luglio. Entro il 31 luglio l’azienda capofila dovrà poi completare la presentazione del progetto di filiera. La graduatoria finale sarà poi pubblicata entro il 28 febbraio 2018.