La storia inizia a Santa Fe in Argentina nel 1944, dove nasce Alejandro Pedro Bulgheroni, da madre spagnola e da padre di origini italiane, a cui subentra nell'attività di petroliere che lo porterà insieme al fratello Carlos a capo di un impero da 5 miliardi di dollari.
Ma Alejandro è anche un uomo legato alla campagna, un uomo che crede nella terra, che intuisce gli affari che con la terra si possono fare. Così osservando le colline del suo ranch di Garzòn in Uruguay, intuì che era il posto ideale per realizzare una realtà dove le nuove tecnologie per le energie rinnovabili si potevano sposare all'agricoltura. Fece studiare i terreni, scoprendo che erano tra i migliori suoli di tutto l'Uruguay per coltivare la vite, e così nel giro di pochi anni lanciò Bodega Garzòn, una delle più importanti cantine del Paese.
E da lì i vigneti di Alejandro Bulgheroni, iniziarono a espandersi su tre continenti, acquistando aziende e quote di società a Mendoza in Argentina, nella Napa Valley in California, in Australia, a Bordeaux, e infine Toscana, facendo conoscere quella che ormai è una delle più grandi multinazionali vinicole del mondo, la Alejandro Bulgheroni Family Vineyards.
In Toscana Bulgheroni arrivò di recente, nel 2012, appena quattro anni fa, acquistando la tenuta Poggio Landi a Montalcino. L'anno seguente compra Dievole, nel cuore del Chianti Classico senese, e poi Podere Brizio ancora a Montalcino, la Tenuta Le Colonne a Bolgheri.
Ma Alejandro Bulgheroni non ha smesso di espandersi in Toscana. E in questi giorni ha ampliato ancora le sue proprietà a Montalcino, acquisendo le terre e la cantina di Tenuta Vitanza, in località Torrenieri, che producono ad oggi quasi 200 mila bottiglie l'anno di cui 150 mila di Brunello e facendo sfiorare al gruppo un'estensione di 150 ettari dei migliori vigneti di Toscana.
Una nuova perla nella collana della Alejandro Bulgheroni Family Vineyards, che ci si aspetta risplenda di sostenibilità, sviluppo e qualità.
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Fonte: Agronotizie