30 milioni di euro da qui al 2020 in aggiunta a quelle già stanziate nel programma di sviluppo rurale. L’Emilia Romagna rilancia così sulle misure agro-ambientali e aumenta le risorse per i bandi Psr relativo all’agricoltura biologica e alla produzione integrata, che hanno riscontrato un gran numero di domande nei primi due bandi 2016. Con questa decisione, la dotazione complessiva del Psr sale così 1,22 miliardi di euro.

Si tratta di due misure che hanno riscosso un successo superiore ad ogni aspettativa – sottolinea l’assessore regionale all’Agricoltura Simona Caselli è un segnale molto positivo che va nella direzione di un’agricoltura sostenibile e di qualità. Non volevamo lasciarlo cadere, per questo già in maggio abbiamo previsto di soddisfare tutte le domande sul biologico per ulteriori 18 milioni di euro”.

Discorso a parte merita la produzione integrata – continua la Caselli – qui le domande di contributo, in forte controtendenza con la passata programmazione, hanno superato di tre volte in valore le risorse inizialmente previste nel bando. In queste settimane abbiamo lavorato per trovare una soluzione che abbiamo condiviso mercoledì scorso con le associazioni agricole nell’ambito della Consulta regionale e che sottoporremo ora al vaglio della Commissione europea per il necessario via libera prima della pubblicazione della graduatoria prevista entro il 27 giugno”.

Per la produzione integrata l’impegno diretto della Regione sarà di 15 milioni di euro, che saranno stanziati nell’arco dei prossimi 5 anni sul bilancio regionale. Altri 40 milioni saranno invece reperiti nell’ambito del Psr, portando così le risorse annuali da 8,3 a 19,7 milioni di euro, per soddisfare la stragrande maggioranza delle domande. Senza dimenticare la misura complementare dell’Ocm ortofrutta, per la quale la Regione sta inoltre predisponendo l’atto per prorogare i termini di presentazione delle domande dal 30 giugno al 15 luglio.