"Il Governo ha già fatto un decreto per l'Italia 2040 per mobilitare centri di ricerca nazionali in una cornice unitaria di raccordo con quelli lombardi - ha spiegato Martina - il Parco tecnologico di Lodi potrà essere parte importante del progetto, a testimonianza di come realtà locali nella ricerca possano assumere leadership nazionali".
"Nel dopo Expo il Parco tecnologico padano dovrà essere uno dei partner della Cittadella dell'innovazione - ha poi sottolineato Lorenzo Guerini, vicesegretario Pd e primo presidente della Fondazione Parco tecnologico di Lodi - considerando anche il percorso esemplare che ha svolto coniugando prima Università e ricerca e poi ricerca e imprese".
Nato come punto di riferimento dell'area veterinaria dell'Università degli studi di Milano, il Parco tecnologico padano è diventato nel corso degli anni un centro di ricerca agroalimentare, di bioeconomia e di studi per la vita, in grado di lavorare con le aziende del comparto e in favore della promozione di start up agroalimentari.
90 progetti di ricerca, 46 imprese innovative create, per una realtà che dà lavoro a 230 persone, tra ricercatori, altri dipendenti, personale di imprese esterne e di startup. Circa un mese fa il Parco tecnologico padano è stato indicato da un'importante rivista di settore come uno dei bioincubatori europei più all'avanguardia, mentre nel 2016 sarà aperto, proprio all'interno delle strutture del Parco, un nuovo laboratorio dedicato alla genetica e alla diagnostica in ambito umano.
"Il Parco tecnologico padano si è posto sin dalle sue origini come un sistema di innovazione nel territorio lodigiano e lombardo - ha dichiarato Gianluca Carenzo, direttore generale Ptp - nell'era della bioeconomia e dell'economia circolare il suo ruolo sarà sempre più fondamentale, soprattutto nella creazione e valorizzazione di connessioni con il mondo dell'impresa, del pubblico e della finanza. Grazie ai programmi di ricerca e alle piattaforme tecnologiche, Ptp offre servizi alle aziende che credono nell'innovazione come strumento di competitività".
Il 14 dicembre 2015 ci sarà a Lodi la posa della prima pietra della nuova facoltà di veterinaria. "Diventerà il più bel campus universitario della Statale in tre anni - ha poi sottolineato Gianluca Vago, rettore dell'Università degli Studi di Milano - il modello del Ptp è stato anticipatorio, riassumendo nella stessa sede la filiera ricerca-impresa-servizi con la piena collaborazione istituzionale".
"Il Ptp è il primo parco scientifico italiano dedicato all'agroalimentare, alla bioeconomia e alle scienze della vita - ha precisato Simone Uggetti, sindaco di Lodi e presidente della Fondazione Ptp - il decennale è un anniversario importante per la nostra struttura, inaugurata nel 2005, che oggi rappresenta uno dei poli di sviluppo più forti in Lombardia".
Per Mario Melazzini, assessore all'Università e ricerca della Regione Lombardia, "il Ptp dispone di strumenti all'avanguardia come i laboratori per la mappatura del genoma, diventando centro di eccellenza, lombardo e nazionale, non solo nell'agroalimentare ma anche nella bioeconomia e la biomedicina".