La produzione nazionale - secondo Assoenologi - è destinata ad attestarsi a 46 milioni e 300mila ettolitri nel 2015, un dato inferiore alle stime pubblicate a fine settembre da Bruxelles in base alle autodichiarazioni degli Stati membri, secondo le quali l'Italia produrrebbe 48,8 milioni di ettolitri di vino, dato che supererebbe così quello francese.
Secondo Assoenologi i 46,3 milioni di ettolitri stimati per il 2015 contro un dato produttivo Istat dello scorso anno di 42 milioni e 88mila ettolitri farebbero comunque registrare una crescita secca del 10% su annata, che per altro rimetterebbe in pari i conti anche con la media dell’ultimi 5 anni, crescendo su quest’ultima del 5%.
Sul piano fisico, rispetto al 2014 si tratterebbe - secondo la stima Assoenologi - di 4 milioni e 212mila ettolitri di vino in più prodotto in Italia. E oltre il 51,2% di questo incremento sarebbe made in Sud, in particolare di tre regioni: Puglia, Sicilia e Campania. Senza contare che ancora non si conoscono le stime disaggregate delle “piccole meridionali”: Molise, Calabria e Basilicata, che comunque dovrebbero avere un'annata con il segno positivo.
Ecco come crescono le principali regioni meridionali nel 2015 - secondo le stime Assoenologi - rispetto ai dati Istat del 2014 nell'elaborazione di AgroNotizie.
In Puglia il 2015 - se le stime Assoenologi troveranno ulteriori conferme - sarà ricordato come l’anno del sorpasso sulla Sicilia, con vino prodotto per 6 milioni e 790mila ettolitri, che significherebbe un incremento sulla vendemmia 2014 del 25%: un milione e 360mila ettolitri in più. La Puglia fa meglio anche della media degli ultimi 5 anni e di parecchio: + 15%.
La Sicilia vede la ripresa produttiva con 5 milioni e 220mila ettolitri di vino stimato, in crescita del 15% sullo scorso anno – 681mila ettolitri di vino in più – ma ha ancora qualcosa da recuperare sulla media produttiva dell’ultimo quinquennio, rispetto alla quale Assoenologi registra un – 5%.
In Campania il 2015 non sarà un’annata eccezionale per quantità, sembra destinata ad attestarsi ad un milione e 300mila ettolitri. Un dato che comunque consegna una crescita sul 2014 in linea con quello nazionale (+10%) anche se inferiore alla media degli ultimi 5 anni del 5%. E che porta in dote nella vendemmia 2015 i suoi 117mila ettolitri di vino in più.
La Sardegna, invece, è ferma: nel 2015 la vendemmia produrrà gli stessi 750mila ettolitri del 2014. Ma il dato è in forte crescita sulla media dell’ultimo quinquennio: + 32%.
Ancora non è possibile stimare cosa succeda nelle piccole regioni meridionali, che sono incluse nella pattuglia “altre regioni”: perchè Valle d'Aosta e Liguria sono accorpate nelle stime a Molise, Basilicata e Calabria. Questo insieme eterogeneo passa da 790mila ettolitri prodotti nel 2014 ad una stima per il 2015 di 910mila (+15%): 120mila ettolitri in più. Quanti attribuibili al Sud è ancora da stabilire.