D'ora in poi, tutta la storia delle piante, dal ramoscello alla tavola, si potrà tradurre in un certificato disponibile a tutti gli appartenenti al circuito dell'extravergine e nelle etichette dei suoi clienti, tramite codici “Qr”. L'Oscar Green, promosso da Giovani Impresa Coldiretti vinto appunto da Pietro Barachini, ha visto la partecipazione di numerose aziende da tutta Italia. Il progetto di Pietro ha avuto la meglio su due altre idee molto innovative, “il liquore di lumaca” di un imprenditore campano, e “Alleva un maiale” di un imprenditore abruzzese.
“Senza tutela il nostro agroalimentare non ha futuro – ha commentato dopo la premiazione Pietro Barachini – con questa App smascheriamo il falso olio made in Tuscany e difendiamo imprese e lavoro”. Se fino a oggi poteva bastare avere qualche assaggiatore certificato sospettoso di essere troppo amico dell'azienda così da favorire qualche produttore a danno di altri e dei consumatori, ecco il sistema rivoluzionario che trafigge l'artificio. Una giuria di assaggiatori certificati riceveranno il campioncino dell'olio, senza sapere neppure da chi sia stato prodotto e lo valuteranno attraverso i sistemi scientifici del sistema Coi.
“Un dato per capire che di strumenti come l' 'Olive' possono essere molto utili: ad ogni litro d'olio prodotto – sottolinea Coldiretti – in Toscana corrispondono 10 litri di olio imbottigliato che finisce negli scaffali nazionali e soprattutto internazionali dando così vita alla parabola della moltiplicazione dell'extravergine”.
Soddisfazione per Paolo Giorgi, delegato Coldiretti giovani impresa Toscana. “L'impegno e la passione premiano le nostre giovani aziende, anche in questa edizione straordinaria dell'Oscar Green, tenutasi nella splendida cornice dell'Expo, dove si respira un clima di innovazione e futuro. I dati sull'occupazione nel settore primario ci confortano, per questo auguro ai tanti giovani di entrare in questo mondo dove impegno, sacrificio e passione portano risultati”.