“I bieticoltori soci di Coprob sono impegnati a continuare a produrre zucchero italiano e stiamo valorizzando la produzione nazionale, quale garanzia di continuità di approvvigionamento per l’industria agroalimentare oltre che di certificazione sotto il profilo ambientale e della qualità”. Lo ha sottolineato il presidente Gallerani fornendo le prime anticipazioni sulla ormai prossima campagna bieticolo saccarifera che Coprob si appresta ad affrontare con fiducia, forte di circa 32.000 ettari seminati nei bacini emiliano romagnoli e veneti, dove i bieticoltori hanno rinnovato la propria fiducia nella Cooperativa sottoscrivendo per oltre il 90% il nuovo “contratto di coltivazione triennale” (2015/2017).
Nell’incontro con i soci sono stati anche comunicati i nomi dei nuovi membri, per la gran parte confermati, del Consiglio di amministrazione e del Collegio sindacale - eletti nelle sette assemblee separate territoriali, dove sono stati chiamati al voto 5.845 soci – i quali già domani, martedì 9 giugno, nomineranno presidente e Comitato di presidenza.
Dopo l'intervento di Alessandro De Biasio, partner di The European House – Ambrosetti, che ha illustrato gli elementi di competitività della filiera bieticolo saccarifera di Coprob, sono intervenuti i rappresentanti delle istituzioni e delle realtà agroalimentari che hanno riconosciuto il valore sociale e imprenditoriale della cooperativa, nonché il positivo raccordo tra il mondo agricolo e quello industriale.
“Da oltre due anni le difficoltà di un mercato europeo sempre più concentrato in pochi operatori stanno deprimendo i prezzi dello zucchero – ha proseguito il numero uno di Coprob – ma la nostra forza risiede negli oltre 5.800 agricoltori italiani soci, la cui soddisfazione in termini economici e produttivi è uno degli obiettivi prioritari della Cooperativa. La barbabietola mantiene un ruolo essenziale in Veneto e in Emilia Romagna non solo per la sua remuneratività nel medio periodo, ma anche per la sua ineliminabile funzione nell’ambito della rotazione colturale: una corretta alternanza con la bietola garantisce tra l’altro una migliore produzione di grano”.
“La cooperativa sta ricercando da tempo la massima efficienza grazie ad un'attenta revisione dei costi di produzione – ha concluso Gallerani – ma soprattutto si pone l’obiettivo di rendere più competitive e produttive le aziende agricole impegnate ad adottare le pratiche agronomiche più efficaci, utilizzare la migliore genetica e ricorrere strutturalmente all’irrigazione”.
Proprio i soci sono sempre più protagonisti della Cooperativa anche attraverso i Club territoriali della bietola che si pongono come veri motori dello sviluppo della filiera nel territorio.
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Fonte: Coprob