Gli eurodeputati dei gruppi firmatari - Popolari, Socialisti e Democratici, Conservatori e Liberaldemocratici - chiedono anche alla Commissione e agli Stati membri di sviluppare "campagne di informazione e creare un sistema di allerta". De Castro coglie l'occasione per ricordare che le eradicazioni delle piante malate e di quelle sane possibili vettori nel raggio di cento metri avverrà solo nel focolaio di Oria in provincia di Brindisi (circa 50-60 piante malate), mentre nella zona cuscinetto di 20 km a Nord della provincia di Lecce è previsto solo il taglio delle piante malate (24 focolai). Nel resto del Salento, precisa De Castro, bisognerà invece imparare a convivere con il batterio e sperimentare eventuali cure.
Critica invece Rosa D'Amato (M5s): "La risoluzione approvata non fa altro che riconfermare le decisioni della Commissione". "D'accordo sui tre punti ma nessuna analisi costi e benefici sulle strategie di eradicazione del patogeno", aggiunge la D'Amato. "Si potranno eradicare alberi sani solo perché potenzialmente ospiti a prescindere da eventuali controlli, misure miopi e con conseguenze europee". La D'Amato ha sottoscritto insieme ad associazioni ambientaliste e agricoltori, come FderBio, Copagri e Pan Europe, un position paper con alternative al taglio delle piante da consegnare alla Commissione europea.