Ieri mattina si è appreso che il Tar del Lazio ha sospeso tanto la dichiarazione di stato di emergenza per la Xylella fastidiosa in Puglia, quanto il sotteso Piano d’Interventi, prodotto dalla Regione Puglia ed adottato dal Commissario straordinario di Giuseppe Silletti.

Nella tarda serata di ieri è giunta la preoccupata reazione del ministro per le Politiche agricole, Maurizio Martina, che ha annunciato ricorso al Consiglio di Stato, e il commento più rassicurante del presidente della Coldiretti PugliaGianni Cantele. A ben vedere, sembra quasi che l’attuazione del Piano d’interventi possa continuare su basi volontarie e negoziali.

"Esprimo grande preoccupazione per lo scenario che si apre dopo la decisione del Tar del Lazio. Rischiano di essere vanificati gli sforzi fatti fin qui dagli agricoltori pugliesi e dalle varie istituzioni, mettendo in pericolo anche i territori non colpiti dalla diffusione del batterio - ha esordito Martina, che ha aggiunto: "Nelle prossime ore presenteremo un appello al Consiglio di Stato e chiedo ai proprietari dei terreni di continuare nella lotta all'insetto vettore. Proprio i risultati ottenuti in queste settimane, con un'imponente mobilitazione, ci hanno consentito di arrivare a Bruxelles e fare in modo che la decisione di abbattere piante sane per 100 metri di raggio attorno a quelle infette fosse limitata alla sola zona cuscinetto, dove al momento non ci sono focolai, ad esclusione di quello di Oria".

Il ministero, secondo Martina, continuerà "col massimo impegno a contribuire alla gestione di un'emergenza che non ha precedenti, con gli obiettivi prioritari di impedire alla Xylella di espandersi a nord della zona colpita e di stare al fianco delle aziende danneggiate. Chiedo a tutti di fare la propria parte per salvaguardare l'olivicoltura pugliese".

Più ottimistica la posizione di Coldiretti Puglia, espressa dal presidente Gianni Cantele e comunque in linea con quella del ministro: “La sospensiva del Tar Lazio consentirà al Commissario Silletti di adeguare il Piano per l’emergenza Xylella fastidiosa alle nuove indicazioni comunitarie del 28 aprile scorso e renderlo maggiormente rispondente a novità, istanze e legittime problematiche del tessuto produttivo e dell’ambiente della Puglia. Gli agricoltori hanno reagito con grande senso di responsabilità, mettendosi a disposizione per attuare le buone pratiche agronomiche anche in aree pubbliche e demaniali. Già, per esempio, l’aver portato a termine l’80% delle buone pratiche dovrà necessariamente comportare un ridimensionato sostanzioso dei trattamenti insetticidi, come già richiesto al Commissario, e la modifica della lista delle piante ospiti ci auguriamo porti a salvare dalla distruzione le migliaia di querce salentine”.

“A prescindere dalla sospensiva del Tar, in Puglia dovremo continuare a salvaguardare il territorio – aggiunge il direttore di Coldiretti Puglia, Angelo Corsettiportando a termine le buone pratiche sia nelle aree private che pubbliche, perché sono attività che migliorano lo stato di salute di alberi e terreno. Del resto già ieri abbiamo presentato al Commissario Silletti le nostre proposte per il controllo della sputacchina come l’impiego di sostanze biologiche e biodinamiche, e reti anti-insetto per salvare alberi e piante che così potremmo evitare di distruggere. Urgente a questo punto incontrare nuovamente il Commissario per ridisegnare il Piano con la coalizione #pattoperilterritorio, recentemente costituita da Coldiretti Puglia con le Op e tante associazioni.”