Lo sviluppo del biologico in Italia rappresenta un importante obiettivo strategico per la nostra azione di governo sul quale sono personalmente impegnato. Durante il semestre italiano in Europa intendo porre le tematiche relative al settore biologico come priorità. Allo stesso tempo, ci adopereremo perché nell’ambito di Expo 2015, il settore bio riceva lo spazio e l’attenzione che merita. I temi che sono stati affrontati nell’incontro di questa mattina sono fondamentali non solo per l’agricoltura biologica ma anche per tante tematiche, che con il biologico condividono gli obiettivi della sostenibilità in campo agroalimentare e penso in particolare all’agricoltura sociale, alla lotta agli sprechi, come anche all’agricoltura familiare, che proprio in questi giorni vedrà impegnata anche la Fao”. Così il vice ministro dell’Agricoltura Andrea Olivero a margine dell'incontro con il presidente di Aiab Vincenzo Vizioli tenutosi ieri.

Olivero e Vizioli hanno concordato sulla necessità di una presenza strutturale del biologico all’esposizione mondiale e nel quale l’Italia deve presentarsi leader di un nuovo modello di agricoltura e alimentazione fondato sulla biodiversità, sulla sostenibilità, sulla produzione familiare e contadina. Secondo una ricerca condotta da Aiab in Italia, nel primo semestre 2013, nonostante il calo del 3,7% dei consumi alimentari convenzionali, si è registrato un incremento dell’8,8% dei consumi di biologico.
In continua crescita anche i numeri relativi all’export: gli operatori nazionali presentano un fatturato oltre frontiera che si assesta sopra il miliardo di euro. L’Italia si conferma il primo Paese europeo per esportazione di prodotti biologici e protagonista sulla scena mondiale: poco meno di 50 mila operatori impegnati nella produzione, su 1,2 milioni di ettari di terreno, muovono un giro d’affari di oltre 3 miliardi di euro.

Durante l’incontro è stato inoltre ribadito quanto sia importante che la presidenza italiana si occupi della nuova proposta di Regolamento sul biologico. L’associazione ha inoltre chiesto un consolidamento dei finanziamenti per la ricerca bio previsti da una delle prime tasse verdi istituita nel ’99 (2% sugli agrofarmaci), nonché una scelta netta per promuovere e sviluppare l’agricoltura biologica nella rete rurale e nei singoli Psr utilizzando al meglio il Piano d’azione europeo per l’agricoltura biologica recentemente approvato dalla Commissione europea. Infine, grande sintonia si è trovata sull’attivazione dei bio-distretti e sulla promozione dell’agricoltura sociale. “Abbiamo trovato nel vice-ministro Olivero – ha detto il presidente di Aiab Vizioli - una persona sensibile ai temi presentati e preparata sull’agenda del biologico, a partire dai necessari interventi sul sistema di controllo”.