Una corretta gestione dei rischi di non conformità, aiuta le aziende a promuovere e consolidare i propri principi etici, a migliorare le relazioni con la clientela, a tutelare gli amministratori da possibili responsabilità personali e ad armonizzare i comportamenti dei dipendenti: questo si traduce anche in un miglioramento della loro competitività.
Il Premio, giunto alla quarta edizione e promosso da Assiteca, gruppo italiano di brokeraggio assicurativo, è il primo e unico riconoscimento di questo tipo in Italia e si pone l’obiettivo di segnalare le aziende che maggiormente si sono dimostrate sensibili al tema della gestione del rischio e dare voce alle eccellenze italiane.
Ne sono un chiaro esempio le imprese vincitrici: Isagro opera a livello mondiale nel mercato degli agrofarmaci e ha sviluppato un modello di gestione aziendale fortemente orientato alla ricerca e allo sviluppo sostenibile nel rispetto dell'ambiente e dei consumatori. Petroltecnica offre servizi di bonifica e smaltimento di rifiuti industriali seguendo, nel proprio operato, precise regole di responsabilità sociale a garanzia della sicurezza per l'uomo e del rispetto per l'ambiente. Le altre best practice finaliste dell’edizione 2013 sono state Bosch Rexroth, Ntv Nuovo trasporto viaggiatori e Skf Industrie per le grandi imprese; Fiv Fabbrica italiana valvole, Leo Pharma e Sech, Terminal contenitori Porto di Genova per la categoria delle Pmi.
La premiazione si è svolta nell’ambito della decima edizione dell’Annual economia & finanza del Gruppo 24Ore che si è svolto lo scorso 28 novembre a Milano. L’evento è stato l’occasione per fare il punto sulla situazione attuale e sugli scenari che si prospettano a livello internazionale per lo sviluppo industriale e la crescita d’impresa e ha visto il coinvolgimento di economisti, istituzioni e rappresentanti del mondo finanziario. Ai partecipanti è stato distribuito il report con i risultati dell’indagine 2013 del Premio che ha verificato come le aziende italiane si siano organizzate e strutturate per gestire i rischi di compliance.
Nonostante il ridotto numero dei questionari raccolti sembri indicare una scarsa sensibilità delle imprese italiane a questa tipologia di rischi, Assiteca sottolinea che nella maggior parte delle imprese rispondenti il rischio di compliance è stato gestito attraverso la realizzazione di adeguati presidi organizzativi e, soprattutto, le imprese che hanno investito risorse nell’attività di compliance sembrano consapevoli dell’utilità che questa attività può comportare in termini di miglioramenti organizzativi e procedurali, di immagine aziendale e di migliore garanzia per gli stakeholders aziendali, primi fra tutti gli azionisti.
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Fonte: Assiteca