Sull’etichetta dovrà essere anche indicato che il prodotto deve essere conservato lontano dalla luce e da fonti di calore e - ma solo a titolo volontario - si potrà indicare l’anno di raccolta delle olive.
L'approvazione è avvenuta ieri da parte del Comitato di gestione Ocm unica riunitosi a Bruxelles, con 283 voti a favore e 69 astensioni, chiamato a votare le modifiche al regolamento europeo n. 29/2012, relativo alle norme di commercializzazione e all’etichettatura dell’olio di oliva l'olio d’oliva.
"Si tratta di un risultato importante che ha visto l’Italia tra i più attivi promotori di questa norma - ha commentato il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, Nunzia De Girolamo - . È necessario infatti che la trasparenza dell’etichetta diventi un principio fondamentale per tutti gli alimenti, in modo da tutelare il consumatore e garantire la lealtà della concorrenza. Per quanto riguarda, poi, le bottiglie destinate alla ristorazione, la Commissione ha assicurato che gli Stati membri possono stabilire norme a livello nazionale che dispongano l’uso obbligatorio di sistemi di chiusura che ne impediscono il riempimento dopo l’esaurimento del contenuto e che pertanto, una volta aperte, le confezioni non saranno più riutilizzabili”.
Il nuovo regolamento si applicherà a partire dal 13 dicembre 2014, contemporaneamente al regolamento 1169/2011. Con la modifica approvata le informazioni in etichetta dovranno essere riportate obbligatoriamente nello stesso campo visivo principale e in un corpo di testo omogeneo, utilizzando caratteri di dimensioni già fissati dal regolamento (CE) n. 1169/2011 relativo alla fornitura di informazioni sugli alimenti ai consumatori.
“La decisione – ha proseguito il ministro – costituisce un passo in avanti, anche se è ancora molto lungo il percorso da compiere per migliorare la tracciabilità. Per questo, ho già manifestato alla Commissione europea la necessità di proseguire in questa direzione e di procedere, anche in ambito Coi (Comitato olivicolo internazionale), per apportare alla normativa le modifiche che il mondo produttivo attende".
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