"Gli olivicoltori italiani chiedono giustamente un riconoscimento per la qualità del loro prodotto, che non sempre è remunerata dal mercato. Abbiamo lavorato a fondo per dar loro una risposta e sono convinto che stiamo procedendo nella giusta direzione".

Così il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, Mario Catania, ha commentato le misure comunitarie e nazionali che riguardano la salvaguardia del mercato degli oli d'oliva, in particolare quelli vergini ed extravergini. 

"L'olio d'olivaha aggiunto Catania – è uno dei prodotti simbolo dell'agroalimentare italiano, ma la filiera di produzione e commercializzazione presenta alcune criticità strutturali che ho ritenuto di affrontare con decisione. Non c'è un'adeguata remunerazione degli olivicoltori, e questo dipende anche dalla scarsa trasparenza sull'origine del prodotto. Ciò impedisce una giusta valorizzazione della qualità dell'olio italiano. Ho condotto in questi mesi un lavoro impegnativo, sia a Bruxelles sia a Roma, e i risultati sono incoraggianti. La Commissione europea ha raccolto le nostre sollecitazioni e ha varato un piano d'azione che tende a tutelare le produzioni di qualità. Il Parlamento sta approvando nuove disposizioni a garanzia dei produttori e dei consumatori. Infine, il ministero ha inviato a Bruxelles un provvedimento che regolamenta la leggibilità delle informazioni sull'origine in etichetta e in attesa dell'approvazione è stata adottata una circolare che richiama gli operatori al rispetto delle norme comunitarie chiedendo loro di assicurare che in etichetta le informazioni riguardanti l'origine siano facilmente individuabili, chiaramente leggibili e distinguibili dal resto".