"Con il caldo torrido di fine estate si è verificato un forte anticipo di maturazione delle castagne ma - afferma la Coldiretti - a fare danni è stato il 'Cinipide galligeno del castagno', insetto arrivato dalla Cina, che ha già dimezzato la produzione italiana. A rischio non c'è solo il prelibato frutto dell'autunno ma 780mila ettari di bosco di castagno presenti sul territorio nazionale con 34.160  imprese agricole che danno occupazione, nell'intera filiera, a 100mila persone". 

Contro l'insetto, informa la Coldiretti, che provoca nella pianta la formazione di galle, cioè ingrossamenti delle gemme di varie forme e dimensioni, non possono essere utilizzati prodotti, ma è stata avviata una capillare guerra biologica attraverso lo sviluppo e accurata diffusione dell'insetto Torymus Sinensis, un antagonista naturale. 

Ci vorrà molto tempo per ottenere un adeguato contenimento. Se dal punto di vista quantitativo la situazione è preoccupante, il primato italiano sul piano qualitativo è confermato dalla presenza di ben 12 tipi di castagne che hanno ottenuto il riconoscimento europeo di qualità.