"Mi sembra che sul pomodoro da industria si stia facendo un po' di confusione. Stiamo ancora definendo quello che sarà l'accordo per la campagna 2011. Di certo, possiamo dire che non sono previsti sostegni pubblici.
I nostri sforzi puntanto ad ottenere un accordo interprofessionale nazionale, alla creazione di contratti quadro per gli areali produttivi e di contratti di fornitura specifici.
Infine, c'è la volontà di mantenere alcuni punti della precedente intesa, per garantire che il prezzo sia legato sia alla superficie che alla qualità e alla resa del terreno".

Così Stefano Franzero, direttore di Unaproa, interviene sul futuro del pomodoro da industria.

Prossima tappa per il rinnovo dell'accordo, sarà l'incontro del Comitato di prodotto dell'Organismo interprofessionale in programma il prossimo 19 gennaio, che farà seguito a quello del 10 gennaio in cui sono state poste le basi per la definizione dell'accordo interprofessionale nazionale di filiera, da cui originare i due contratti quadro per gli areali produttivi del Nord e del Sud. 

La campagna 2011 si prospetta comunque difficile visto le problematiche che si stanno manifestando e visto il vuoto normativo causato dalla decadenza dei regolamenti che hanno disciplinato fino ad oggi il settore.

Uno degli obiettivi dell'accordo è sicuramente quello di definire quale sarà il prezzo base a tonnellata che, nella scorsa campagna, era di 70 Euro/tonnellata.

"L'obiettivo è quello di garantire risultati equi sia per i produttori agricoli sia per le imprese di trasformazione - continua Franzero -. Inoltre dobbiamo cercare di definire quale sarà la superficie investita sull'intero territorio nazionale (areali produttivi del Nord e del Sud) per impedire la creazione di eccedenze produttive. Questo comporterebbe il deprezzamento del prodotto e quindi una resa economica molto bassa. Riteniamo che sia importante non superare i 70.000 ettari complessivi per ridurre questo rischio".