L’ortofrutticoltura mondiale risente dei postumi di un anno come il 2009 che ha visto accentuarsi ombre sul settore ed accrescere il clima di incertezza fra operatori ed imprese. Un fenomeno che ha riguardato anche l’Italia.

L’ortofrutticoltura è un settore importante: nel 2009 la filiera dell’ortofrutta ha realizzato una produzione di 25 milioni di tonnellate, un fatturato di 22 miliardi di Euro e una Plv di 10,5 miliardi di Euro (-8% sul 2008).
Rispetto al 2008, l’export, con 3,1 miliardi di Euro, ha segnato una flessione del -13,5%, e la sola frutta fresca, con 1,7 miliardi di Euro, fa registrare un export in calo del -20%.

Le famiglie italiane nel 2009 hanno acquistato in totale 8,4 milioni di tonn. (+0,73% sul 2008) per 14 miliardi di Euro (+1,3% su 2008). Aumentano le famiglie che comprano frutta e verdura fresche ed ortaggi surgelati, ma le quantità acquistate e la spesa annua pro capite diminuiscono di oltre il 2% ovvero in quantità meno 10,3 chili (meno 6 kg per frutta, meno 4 kg verdura e meno 0,3 kg di ortaggi surgelati) ed in spesa 14 Euro in meno.

L’andamento, le prospettive e le linee guida del settore ortofrutticolo a livello internazionale saranno analizzati a Macfrut 2010, in programma a Cesena dal 6 all’8 ottobre, punto di riferimento per il settore ortofrutticolo in cui non solo si affrontano le problematiche più attuali e rilevanti, ma anche un importante momento di decisione, di scelte comuni, di documenti che diventano indicazioni concrete per operatori ed esperti.

Le novità dell’edizione 2010 sono state presentate nella sede nazionale dell’Ice a Roma giovedì 15 aprile. Dopo il saluto del Presidente Ice, Vattani, e del sindaco di Cesena, Paolo Lucchi, Domenico Scarpellini, presidente di Cesena Fiera, ha sostenuto che "il ruolo di Macfrut come punto di riferimento internazionale per l’ortofrutta verrà accentuato dal G 20 dell’ortofrutta".
Sviluppato da un’idea lanciata nel 2009 dall’assessore regionale Rabboni in occasione del Summit ortofrutticolo 2009, si terrà martedì 5 e mercoledì 6 ottobre e vedrà la partecipazione della maggiori regioni ortofrutticole europee che metteranno a punto un documento sulla certezza delle regole uguali per tutti, che potrebbe portare ad un sistema di approccio armonico con la Grande distribuzione.

Sono intervenuti Paolo Bruni, presidente Coceca, il docente dell’Università di Bologna Roberto Della Casa, Roberto Graziani, presidente Mediterranean Fruit Company Macfrut, Luigi Peviani presidente Fruitimprese e Tiberio Rabboni, assessore all’Agricoltura della Regione Emilia Romagna.

Paolo De Castro, presidente della Commissione Agricoltura del Parlamento europeo, ha specificato che l’Ocm ortofrutta "va migliorata negli strumenti, perché ci sono altri settori che la prenderanno a modello. A livello europeo si sta preparando un pacchetto di misure anticrisi e fra queste occorre considerare il rapporto con la Gdo, per unificare le regole".

Nel corso della rassegna si terrà il 'Premio all’innovazione' e sarà mantenuta l’anteprima (martedì 5 ottobre), con il 'Summit europeo della frutta', dove Macfrut e Cso, con il contributo della Regione Emilia Romagna, hanno preparato un incontro internazionale per dibattere sui dati di previsione delle produzioni invernali (kiwi, mele, pere e agrumi). Il giorno dopo il Summit prenderà la forma del G 20.

Gli incontri e i convegni affronteranno: 'Packaging e innovazione' (giovedì 7 ottobre mattina) a 'Sementi' (giovedì 7 pomeriggio), 'Rapporto fra salute ed alimentazione' (venerdì 8 mattina) alla 'IV gamma' (venerdì 8 nel pomeriggio).