Il calabrone asiatico Vespa velutina segna una nuova tappa nella sua espansione sul territorio nazionale con il ritrovamento del primo nido in provincia di Bologna.

 

Il nido è stato trovato su un albero in un parco cittadino a Budrio, un comune ad una decina di chilometri dal capoluogo emiliano.

 

A darne notizia sul sito di StopVelutina è stata la dottoressa Laura Bortolotti del Crea, che insieme a Stefano Fenucci di Toscana Miele, all'assessore all'Ambiente del comune di Budrio Stefano Pezzi e ai tecnici dell'Associazione Apicoltori dell'Emilia Romagna Le nostre api, sono intervenuti il 24 dicembre 2023 per neutralizzare il nido.

 

Oltre ad essere il primo nido di Vespa velutina nel bolognese, questo ritrovamento costituisce anche la terza segnalazione del calabrone asiatico in Emilia Romagna, dopo quelle del 2022: in Val Nure in provincia di Piacenza e a Tornolo sull'Appennino parmense.

 

Il ritrovamento del nido indica che il calabrone è in grado di colonizzare le zone pianeggianti del Nord Italia, come hanno dimostrato anche i ritrovamenti dei due nidi individuati ad ottobre a Cittadella in provincia di Padova.

 

Vespa velutina sta quindi diventando un problema che interessa una porzione sempre più vasta del territorio nazionale, con un'espansione che va sia verso Sud che verso Nord.

 

Anche se il calabrone asiatico non è una specie particolarmente pericolosa per le persone, per lo meno non più di altre specie di vespe e di calabroni, rappresenta una grave minaccia per l'apicoltura e la biodiversità.

 

Vespa velutina infatti è un'attiva predatrice di api da miele, in grado di causare spopolamenti di interi alveari, ed essendo una specie polifaga, cioè che può nutrirsi di molti organismi diversi, può rappresentare un problema anche per altri insetti e impollinatori selvatici.