L’Expo 2015 è anche riscoperta della ruralità. Ed è il tentativo di riproporre usi antichi per riscoprire sapori e possibilità di sviluppo che fino a ieri potevano sembrare legati a fenomeni superati. La Basilicata ha riscoperto valori e dignità della transumanza bovina.

Il primo giugno l’allevatore di vacche podoliche Giuseppe Antonio Diotaiuti è partito da Tursi, nel materano, cuore della Basilicata transumante, per giungere quattro giorni dopo al Lago Laudemio, dove è stata organizzata una  vera e propria festa della transumanza sul Monte Sirino, in agro di Lagonegro. L’evento, organizzato dal Dipartimento regionale alle politiche agricole in collaborazione  con il Gal  “Cittadella del sapere” è stato il primo di sette programmati nell’ambito di “Transumanti per Expo 2015”, progetto contenuto in “Expo e i Territori” che racchiude tutte le attività relative alla transumanza dei bovini podolici in Basilicata.

La mandria di oltre 200 vacche podoliche dell’allevatore Giuseppe Antonio Diotaiuti  è giunta in montagna, dove stazionerà fino agli inizi dell’autunno. L’itinerario ha previsto quattro tappe  attraverso i territori  di Santarcangelo, Roccanova, Carbone, Castelsaraceno, Fardella, Lauria eMonte Sirino. Ad accoglierla vi erano gli alunni delle scuole elementari di Lagonegro e  gli studenti dell’Istituto professionale agrario ai quali lo chef internazionale Luigi Diotaiuti ha illustrato le caratteristiche delle produzioni ottenute con il latte della vacca podolica e in particolare i pregi organolettici del caciocavallo, che risulta essere uno dei migliori formaggi italiani, premiato in importanti concorsi. 

Alla mattinata, alla quale erano presenti tra gli altri il sindaco di Lagonegro Domenico Mitidieri,  il presidente regionale della Coldiretti, Piergiorgio Quarto e il presidente del Gal Cittadella del Sapere, Nicola Timpone,  è intervenuto l’assessore regionale alle Politiche agricole, Luca Braia, il quale ha spiegato agli studenti  l’importanza del comparto zootecnico in Basilicata, che significa  economia, ma anche presidio del territorio e tutela del paesaggio e delle tradizioni.

L’assessore ha fatto presente che "In Basilicata la transumanza è una delle più antiche e diffuse attività di allevamento ereditate dai pastori che ancora oggi percorrono i cosiddetti tratturi. Oggi i tratturi lucani rientrano in un programma di valorizzazione per l’inestimabile patrimonio culturale che nel tempo hanno mantenuto inalterato. E’ un antico patrimonio che nella storia ha rappresentato, non solo una via di transito per mandrie e greggi, ma un valido mezzo di comunicazione tra i popoli e di una maggiore conoscenza culturale del territorio."

L’assessore Braia ha quindi fatto presente che intende avviare un programma di educazione alimentare nelle scuole teso a far conoscere agli studenti le produzioni d’eccellenza lucane e le loro qualità nutrizionali. In chiusura Braia ha consegnato allo chef Luigi Diotaiuti il “Corno podolico”, simbolo, adottato da quest’anno dalla Regione Basilicata, quale prezioso oggetto beneagurante e omaggio da consegnare ai lucani che si distinguono a livello internazionale ma anche  agli ospiti di riguardo che giungono in visita nella Basilicata.

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