Le produzioni italiana di pesche, nettarine, albicocche e delle altre drupacee è spesso altalenante in funzione degli andamenti climatici dell'annata. Queste colture sono infatti molto sensibili ai ritorni di freddo primaverili, capaci anche di dimezzare le produzioni in determinati areali e momenti.
Il 2021, per esempio, ha visto una produzione interna lontana dal suo pieno potenziale, spuntando però prezzi sul mercato comunque interessanti. Ciò specialmente per quanto riguarda i frutti con le pezzature più generose e le caratteristiche gustative ed estetiche eccellenti, a partire dal colore ottimale e da un tenore zuccherino adeguato.
Per tali ragioni, obiettivo precipuo di ogni produttore professionale di drupacee dovrebbe essere quello di ottenere frutti di ottima pezzatura, possibilmente omogenea e con caratteristiche estetiche e organolettiche conformi alle aspettative dei mercati.
Expando: drupe a prova di pezzatura
Fra i parametri alla base dell'eccellenza produttiva si pone come detto la pezzatura dei frutti. A conferma, è uno dei requisiti fondamentali per massimizzare i profitti dei frutticoltori. Il mercato richiede infatti prodotti che incontrino i favori del consumatore, arbitro finale che decreta il successo o meno di un raccolto.
Per ottenere frutti conformi a tali richieste commerciali, gioca un ruolo fondamentale la fase di ingrossamento dei frutti. È infatti questa a determinare la qualità finale auspicata tramite una crescita delle drupe il più possibile omogenea e prolungata. In tal modo, oltre a ottenere calibri maggiori e omogenei, si può anche contare su accumuli soddisfacenti di sostanza secca, a partire dagli zuccheri, senza dimenticare i pigmenti e le sostanze volatili che conferiscono il giusto colore e l'ottimale profumo ai tessuti.
Per ottenere tali risultati vanno applicati alle colture drupacee i più opportuni prodotti nutrizionali. Fra questi merita una menzione particolare Expando, biostimolante sviluppato da Green Has Italia e costituito da un complesso di elementi nutritivi e da matrici organiche di origine esclusivamente vegetale. Queste sono state appositamente selezionate dal reparto R&D della Casa piemontese per rilasciare molecole attive durante le fasi di divisione e distensione cellulare, essendo capaci di regolare i geni responsabili di tali processi fisiologici.
Expando contiene infatti molecole bioattive che contribuiscono alla divisione cellulare, abbinati ad amminoacidi e vitamine che rientrano nei meccanismi biochimici coinvolti nell'incremento della pezzatura e dell'uniformità dei frutti.
Grazie alle applicazioni di Expando si possono quindi ottenere frutti di pezzatura elevata e contemporaneamente di qualità superiore, aumentando la produzione commercializzabile. Una produzione che può contare al contempo su una maggiore consistenza e quindi una prolungata conservazione.
Come utilizzare Expando
La strategia agronomica tramite l'uso di Expando prevede applicazioni a ridosso della raccolta, cioè nella fase di maggior incremento volumetrico dei frutti. È infatti in tale fase che Expando coniuga l'efficacia d'azione (maggiore pezzatura e uniformità del calibro), con il mantenimento delle proprietà più apprezzate dei frutti.
Le prove di campo hanno evidenziato come le migliori strategie di intervento siano due, tra le quali scegliere in funzione delle specifiche condizioni locali e delle puntuali esigenze gestionali delle aziende agricole.
La prima strategia prevede due applicazioni di Expando alla dose di 3,5 chilogrammo/ettaro, una al momento in cui le drupe entrano nella fase di inizio colorazione, l'altra a 10 giorni prima della raccolta. La seconda strategia prevedere invece un'applicazione unica a 4 chilogrammo/ettaro a inizio colorazione.
I risultati in campo
Nelle prove sperimentali entrambe le strategie hanno sempre consentito significativi aumenti di produzione rispetto agli appezzamenti non trattati con Expando, indipendentemente dall'area geografica in cui si sono svolte le prove e dal ciclo della coltura (pesco, albicocco). Inoltre, anche il calibro dei frutti si è collocato prevalentemente nelle classi A, AA e AAA, con pesi medi a ridosso degli 80 grammi per frutto.
Anche dal punto di vista qualitativo Expando ha confermato le aspettative, aumentando significativamente il grado Brix con entrambe le strategie. Infine, sono state abbattute drasticamente le perdite durante la conservazione post raccolta.
Ciò assicura la massima flessibilità di scelta fra i due diversi approcci da adottare, potendo posizionare Expando con profitto anche in funzione di altre pratiche nutrizionali o di difesa fitosanitaria pre raccolta.
Scarica le prove Expando in questo link
© AgroNotizie - riproduzione riservata
Fonte: Greenhas Group