Viene usato come elicitore per indurre risposte difensive in diverse colture in quanto le piante hanno imparato a riconoscere la presenza di questi componenti, sviluppando dei recettori di allarme che innescano una serie di reazioni di difesa.
L'applicazione del chitosano cloroidrato stimola nelle piante una reazione difensiva endogena. I meccanismi difensivi indotti prevedono una protezione fisica che si manifesta attraverso l'ispessimento dei tessuti e delle pareti cellulari con l'obiettivo di bloccare la penetrazione del patogeno e la sua diffusione. La seconda azione del chitosano cloroidrato si estrinseca attraverso una protezione biochimica causata dalla produzione di composti ad azione antifungina ed antibatterica come le fitoalessine ed alcuni enzimi idrolitici
Quindi il chitosano cloroidrato è un elicitore, ovvero un agente in grado di indurre, nella pianta la biosintesi di alcuni metaboliti, le fitoalessine che sono implicati nelle risposte difensive.
L'azienda Agrilaete, specializzata nella produzione di concimi speciali, in collaborazione con D&C Wine, suo distributore esclusivo per la Toscana, ha organizzato lo scorso 26 novembre 2019 presso l'azienda Barone Ricasoli in Gaiole in Chianti (Si) un workshop sul tema "l'uso del chitosano cloridrato in viticoltura".
Gli aspetti scientifici sono stati trattati dal Gianfranco Romanazzi, docente di Patologia vegetale presso il dipartimento di Scienze agrarie, alimentari e ambientali dell'Università Politecnica delle Marche. Per Agrilaete, dopo il saluto dell'amministratore Ennio Cerchier, sono intervenuti il ceo Aldo Novel e il responsabile R&D Pietrogiovanni Cerchier, e per D&C Wine Carlo Alberto De Nisco.
Il Chitosano cloridrato è stato presentato con le sue caratteristiche di induttore di resistenza, un elicitore naturale ottenuto dal carapace/guscio di granchio è un prodotto non tossico e totalmente biodegradabile.
Gianfranco Romanazzi, che studia da diversi anni le applicazioni del chitosano cloridrato, nel suo intervento ha ampiamente spiegato i diversi meccanismi d'azione mediante i quali agisce il prodotto e ha evidenziato con quale meccanismo di azione agisce nell'induzione di resistenza verso gli attacchi di peronospora della vite.
A tal fine può essere impiegato all'interno di una strategia integrata della protezione antiperonosporica della vite, contribuendo a ridurre notevolmente l'impiego del rame (in agricoltura biologica) o di altri prodotti. Inoltre ha posto particolare attenzione sull'importanza della dose, del timing e delle modalità di applicazione, necessari a garantirne l'efficacia.
Aldo Novel ha espresso la sua piena soddisfazione per la ottima riuscita del workshop evidenziando la numerosa partecipazione di tecnici di importanti aziende agricole, consulenti vitivinicoli, ed enologi, che al termine dell'incontro hanno dato vita ad un lungo e interessante dibattito, sicuramente arricchente per tutti i partecipanti.
Tutto questo, spiega ancora Aldo Novel, è in linea con quella che è la filosofia di Agrilaete, cioè presenza nelle aziende agricole, continuo scambio di informazioni con i tecnici e relazioni con il mondo scientifico. Questa attività permette alla società di avere contezza dei problemi e quindi trovare soluzioni attraverso la propria attività di ricerca e sviluppo, e quindi di formulare prodotti mirati.
Agrilaete articola la sua produzione su sette impianti di cui sei in Italia e uno in Spagna, oltre ad avere la distribuzione esclusiva di alcuni prodotti come ad esempio il Chitosano cloridrato dalla tedesca ChiPro.
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Fonte: Agrilaete