E' quanto dichiarato da Enzo Rossi, presidente di Fedagri - Confcooperative Toscana nel commentare la diffusione del parassita che già due anni fa colpì duramente le aziende del territorio toscano.
"Poteva essere una grande annata - ha continuato Rossi - ma adesso il rischio è che il raccolto venga compromesso in modo importante. Rispetto a due anni fa la diffusione, che ormai interessa quasi tutto il territorio della nostra Regione, è partita dalla collina e oggi trova riscontro in particolare sulla costa dove si registrano i danni maggiori".
"Oltre il 60% degli oliveti è stato interessato dall'attacco proprio a ridosso della raccolta. Per fortuna - conclude Rossi - questa vicinanza è un dato positivo che consente, laddove possibile in caso di coltivazione tradizionale e non biologica, di effettuare l'ultimo trattamento 'dimetoato' rispettando il limite di 28 giorni tra il trattamento e la raccolta e bloccare così il parassita".