A causa di questa parassita, la produzione di castagne ha subito soprattutto nel centro-sud perdite di produzione anche del 90%, con gravi ripercussioni sulla stabilità economica dei castanicoltori e delle loro famiglie.
Il Movimento 5 Stelle - fa sapere in una nota - si è speso fin da subito nel creare una rete di agricoltori ed esperti che potessero dare delle indicazioni puntuali per uscire dall’emergenza, recepite e riportate all’interno della risoluzione.
Tra queste, la necessità di intervenire con l’unica forma di lotta efficace e sostenibile dal punto di vista ambientale, quella biologica, attenendosi scrupolosamente al protocollo di attuazione del Piano castanicolo nazionale del Mipaaf. Altre azioni riguardano le misure di sostegno al reddito, includendo i castagneti da frutto nelle colture meritorie degli aiuti Pac nonché l’intensificazione dei controlli fitosanitari del materiale vegetativo commercializzato, per prevenire future infestazioni.
“Con questa risoluzione fortemente che abbiamo fortemente voluto – dichiara il deputato laziale M5S Massimiliano Bernini, Commissione Agricoltura – sono stati fatti dei passi avanti, ma sono necessarie ulteriori azioni. Per questo, il 19 giugno 2013, con i miei colleghi del M5S ho presentato la proposta di legge per le ‘Norme per la salvaguardia e il ripristino dei castagneti’. Mi auguro venga discussa ed approvata in tempi rapidi, visto che le popolazioni delle aree castanicole hanno bisogno di risposte certe da parte della politica, nella direzione del bene comune”.
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