Il convegno 'Corilicoltura viterbese: dalla realtà locale alla dinamica europea', organizzato dalla Sezione Centro-Ovest dell'Accademia dei Georgofili in collaborazione con la facoltà di Agraria dell'Università della Tuscia e l'Enea, ha evidenziato come il nocciòlo oltre ad essere una coltura ad alto valore produttivo e paesaggistico sia anche una risorsa economica di rilevante valore per l'Italia, che è al secondo posto, dopo la Turchia, nella produzione mondiale.

Sulle pendici dei monti Cimini, a sud di Viterbo, esiste infatti un dinamico sistema produttivo in cui sono presenti oltre 9.000 imprese agrarie che si occupano di coltivazione ed altre imprese o cooperative specializzate, che si occupano della lavorazione, della trasformazione e del commercio del prodotto finito. Nel 2009 la corilicoltura viterbese ha ottenuto il marchio 'Tonda romana Dop'.