Olio di Soia in emulsione stabile consente una migliore distribuzione della soluzione irrorata e una maggiore bagnatura delle parti trattate. Impiegato a 3-4 l/hl, è particolarmente indicato come insetticida per la difesa delle colture erbacee ed arboree in riposo e, in virtù della totale e completa selettività, in piena vegetazione.
Trova un utile impiego nella lotta contro diversi tipi di insetti (cocciniglie, afidi, tripidi, aleuroididi, acari, cicaline, eriofidi, metcalfa, psilla, minatori delle foglie, uova di lepidotteri e coleotteri) sia nella fase invernale che in quella primaverile-estiva.
Olio di Soia esercita la sua azione insetticida sulle uova impedendo gli scambi gassosi fra l’embrione e l’atmosfera, mentre contro gli altri stadi dei fitofagi agisce per asfissia coprendone il corpo con una sottile pellicola.
L’aspetto innovativo di Olio di Soia (emulsione stabile) è comunque legato alla sua efficace azione coadiuvante di miscele contenenti sali rameici.
Approfonditi studi sperimentali hanno evidenziato come grazie a questo formulato sia possibile raggiungere significativi incrementi dei depositi di miscele sulla vegetazione irrorata rispetto all’impiego di una soluzione di sola acqua.
Questo risultato è reso possibile grazie all’aumento delle dimensioni delle gocce irrorate con conseguente riduzione dei fenomeni di evaporazione, volatilizzazione e deriva.
’emulsione stabile di Olio di Soia può essere impiegato in miscela con prodotti rameici, per alimentare l’efficacia, alla dose di 50-150 ml/hl riferendosi all’impiego con pompe a volume normale.
Il miglioramento dell’efficacia contenitiva dei preparati rameici è evidente anche quando, per problemi di fitotossicità, vengono impiegati a dosaggi inferiori.
Al riguardo, circa il contenimento di batteriosi delle drupacee in genere, esiste la possibilità di limitare i danni a frutti, foglie e giovani rametti, con irrorazioni di idrossido di rame alla dose di 80 g./hl miscelato a Olio di Soia in emulsione stabile alla dose di 80-100 ml./hl.
Ripetuti impieghi della suddetta miscela non hanno evidenziato, nel corso di pluriennali valutazioni in campo, attività fitotossica su albicocco, susino e pesco.
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Fonte: Agronotizie
