Queste cultivar si caratterizzano di pezzature omogenee ed uniformi, oltre che ad aspetti quali-quantitativi altamente soddisfacenti. Grazie a questa forte azione di riqualificazione varietale oggi è possibile avere agrumi nei mercati da dicembre a maggio, rispetto a prima dove poteva essere raccolto e venduto da gennaio a marzo. In questo modo è stato possibile incrementare il valore e conseguentemente il volume delle arance rosse di Sicilia.
"I nostri dati in tal senso sono molto soddisfacenti ed incoraggianti - spiega la Coa Srl in un comunicato - dal momento che ci evidenziano come, rispetto a 6/7 anni fa, ad oggi il calendario delle esportazioni all’estero, in particolare in Inghilterra, si è prolungato di oltre 4 settimane. E’ palese che con questo ampliamento del periodo di commercializzazione stiamo vivendo un momento d'importante e significativo cambiamento dell’agricoltura siciliana, con nuove opportunità per il futuro e per i livelli occupazionali.
Questo orientamento sta a dimostrare che proprio le situazioni di crisi e di difficoltà, come l’esplosione del Citrus tristeza virus, possono essere trasformate in opportunità di cambiamento e di crescita. Ma questo può avvenire solo percorrendo le strade vincenti dell’ammodernamento tecnico, scientifico ed organizzativo. Diversamente si rischia di essere travolti dalla presenza nei mercati di vecchi e nuovi agguerriti concorrenti, che, a loro volta, hanno già intrapreso questi percorsi.
L’auspicio è che sempre un numero maggiore di soggetti della filiera rinnovino i propri agrumeti, in modo tale d'avere arance di alta qualità distribuite su un più ampio periodo di calendario".