Il 13 novembre, nella Sala Rossa del Palazzo Scaligero, l'assessore all'Agricoltura Luigi Frigotto ha presentato la nuova varietà di ciliegia testata quest'anno da 3.000 persone e in commercio dalla prossima stagione.
Erano presenti Stefano Lugli, responsabile del Programma miglioramento genetico del ciliegio dell'Università di Bologna e Piero Augusto Nasuelli, docente e direttore dell'Azienda agraria dell'Università di Bologna.
Create nell'ambito del programma “Raccogli i frutti della ricerca”, le ciliegie della varietà Sweet nascono nei campi di sperimentazione dell'Università di Bologna, grazie al lavoro ventennale dei ricercatori. Il loro punto di forza è la possibilità di garantire l'offerta continua di un prodotto alimentare di alta qualità, ovviando in questo modo alla breve stagionalità delle ciliegie.
I ricercatori dell'Alma Mater – supportati da una partnership pubblico-privata – hanno lavorato per oltre 10 anni, testando diversi incroci e selezioni e coniugando metodi tradizionali con le più moderne tecnologie, senza mai impiegare tecniche di trasformazione genetica.
Con metodi biochimici sono state individuate le sostanze aromatiche che conferiscono a questi frutti caratteristiche peculiari: elementi estetici di gran pregio, eccellenti qualità organolettiche ben riconoscibili e ottenute da alberi caratterizzati da elevate performance agronomiche e produttive.
Da questo processo scaturiscono le cinque nuove varietà che si distinguono tra loro unicamente per i tempi di maturazione: Aryanna, Lorenz, Gabriel, Valina e Saretta.
Tutelate da marchi e brevetti comunitari, le cinque ciliegie “elette” si presenteranno ufficialmente al pubblico a Bolzano, in occasione di Interpoma. Sarà questa l'occasione per incontrare nuove aziende interessate a produrre e diffondere queste varietà anche all'estero: sono giunte manifestazioni di interesse e approvazione da Australia, Nuova Zelanda, Stati Uniti, Cile, Sudafrica nonché da numerosi Paesi europei.
Attualmente già cinque aziende vivaistiche italiane hanno ottenuto i diritti esclusivi di moltiplicazione e commercializzazione del prodotto che sarà presente sul mercato dalla prossima stagione.
Di seguito un estratto degli interventi della presentazione:
Luigi Frigotto, assessore all'Agricoltura: "Le cinque varietà di ciliegia si contraddistinguono per un elevatissimo standard qualitativo dall'inizio alla fine della raccolta. Tra le caratteristiche innovative del prodotto è doveroso ricordare l'equilibrato rapporto tra acidità e zuccheri - che rende il sapore dolce ma non stucchevole - il grande calibro, il color rosso porpora e un'elevata consistenza della polpa”.
Stefano Lugli, responsabile del programma UniBo: “La serie Sweet nasce da un programma di breeding finanziato dalla Regione Emilia-Romagna e in seguito supportato anche da aziende private. Punto di partenza del nostro lavoro è stata l'indagine di mercato, perché solo conoscendo esigenze e gusti dei consumatori è possibile orientare la ricerca e offrire un prodotto apprezzabile e di alta qualità.
Gli obiettivi fondamentali che abbiamo perseguito sono stati l'uniformità e la tracciabilità del prodotto. Per quanto riguarda la prima, la serie Sweet si compone di poche varietà dotate di caratteristiche molto simili, in grado di coprire un calendario di raccolta di 30/40 giorni; per quanto concerne la seconda, abbiamo focalizzato la nostra attenzione sul marchio, rendendolo riconoscibile ed evitando così la dispersione della varietà".
Piero Augusto Nasuelli, direttore dell'Azienda agraria Unibo: “L'iniziativa ha sottoposto ai consumatori – precedentemente istruiti su parametri basilari quali dimensione, consistenza della polpa e sapore - test molto semplici per valutare due campioni anonimi. I risultati sono stati assai lusinghieri in quanto a partecipazione e precisione. A Bari, unico contesto nel quale i campioni erano tre, abbiamo riscontrato che il consumatore è stato in grado di percepire anche l'aspetto della maturazione. A Verona la ciliegia Gabriel ha superato - per preferenza dei consumatori - sia la Mora di Cazzano che il Durone di Vignola e complessivamente le Sweet hanno fatto registrare una preferenza dell'80% rispetto alle tradizionali varietà. Un risultato straordinario”.
Giovanni Miozzi, presidente della provincia di Verona: “Sono certo che i risultati presentati oggi potranno arricchire non solo un patrimonio di conoscenze, ma diventare anche risorsa per il territorio, aspetto rilevante soprattutto in un momento di crisi”.
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