Guido Cecchin, contoterzista di Ospitaletto di Marcaria e consigliere di Apima Mantova, detta i ritmi operativi. “Già dalla fine di questa settimana – annuncia Cecchin - le imprese agromeccaniche saranno in campo per la raccolta delle varietà precoci, per le quali possiamo confermare una diminuzione delle rese per ettaro, ma una sostanziale tenuta sul fronte qualitativo”. Non è escluso che il periodo di raccolta slitti comunque in avanti di una decina di giorni, esponendo il pomodoro ad un rischio maggiore di precipitazioni piovose. “Le imprese di lavorazione del prodotto – dichiara Cecchin – hanno già comunicato che rimarranno aperte più a lungo, per permettere la consegna delle varietà tardive del pomodoro. Nella speranza che abbia fine questa annata da pronto soccorso”.
In base a una prima stima economica aumenteranno anche i costi di produzione nell’ordine del 15-20%, a causa di un utilizzo superiore di mezzi tecnici e, soprattutto, delle risorse irrigue. “Il loro utilizzo ottimale – suggerisce Apima Mantova - quest’anno dovrà prevedere il ricorso alla fertirrigazione o agli impianti a goccia, in quanto il terreno è eccessivamente compatto e il rapporto fra aspersione a pioggia e effettivo assorbimento è sbilanciato verso l’inefficienza”. Il maltempo ha costretto in molti casi i produttori a tutelarsi sottoscrivendo una copertura assicurativa più ampia, che coprisse anche l’eventualità di non riuscire a raccogliere i pomodori per problemi legati al meteo.“Con un simile scenario – specifica Rosa - dobbiamo però dare atto che l’atteggiamento dell’industria di trasformazione è più disteso e orientato, finora, a non ricorrere ad un’eccessiva svalutazione del prodotto”.
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Autore: Isabella Sanchi