Il panorama varietale del frumento duro e del pomodoro potrà presto contare su nuove cultivar selezionate in Italia e caratterizzate da resistenze alle più diffuse malattie, elevata produttività e alti livelli qualitativi.
I due importanti istituti scientifici, impegnati in due comparti rappresentativi dell'agricoltura del Mezzogiorno, ospitano ormai dal 2007 gli innovativi laboratori di genomica, attraverso i quali è possibile individuare, caratterizzare e trasferire nelle nuove varietà attraverso metodi non-ogm i geni che controllano importanti caratteri di interesse agrario. In altri termini, è oggi possibile selezionare nuove varietà integrando le metodologie di miglioramento genetico tradizionale di pieno campo con le nuove conoscenze molecolari, dando un contributo decisivo allo sviluppo dell'agricoltura italiana.
Ma non è tutto: con i due laboratori di genomica di Foggia e Portici, gli unici dell'Italia centro-meridionale, sarà anche possibile valorizzare le caratteristiche di varietà autoctone e garantire la tracciabilità dei prodotti, ponendo nel contempo il settore italiano della genetica in posizione più competitiva con altre realtà europee e d'oltreoceano.
"Da oggi si aprono dunque nuovi scenari - ha commentato Luigi Cattivelli, direttore del Centro di ricerca per la cerealicoltura - le due iniziative capaci di integrare enti pubblici di ricerca e società private potranno infatti promuovere l'attività sementiera privata nel sud Italia e costituire un motore di sviluppo per l'agricoltura nazionale".