È di oggi, primo aprile 2020, l'appello lanciato da FederUnacoma che insieme alle organizzazioni professionali agricole (Coldiretti, Confagricoltura, Cia e Copa Cogeca) evidenzia il ruolo fondamentale per la tenuta della filiera agroalimentare delle forniture di macchine, attrezzature e ricambi agricoli.

Nel suo appello FederUnacoma chiede al Governo di modificare l'allegato al decreto del 25 marzo che blocca la produzione di trattori, aratri, mezzi per i trattamenti alle colture, per l'irrigazione e l'alimentazione zootecnica.
 

Malavolti: "La meccanica è parte della filiera agroalimentare, va sbloccata"

"Il comparto deve essere urgentemente inserito come parte integrante della filiera agroalimentare, perché senza queste forniture si danneggia l'agricoltura e si mette a repentaglio la sicurezza alimentare", si legge nel comunicato della federazione.

Alessandro Malavolti, presidente di FederUnacoma, lancia un appello al presidente del Consiglio Conte

Se la filiera agroalimentare è giustamente inserita dal Governo tra le attività essenziali, grande escluso è il comparto della meccanica agricola.
"Questa è una gravissima incongruenza" sottolinea Alessandro Malavolti, presidente FederUnacoma, il cui appello integrale è riportato nel video sopra.

Senza le forniture di macchinari le aziende agricole non possono effettuare operazioni colturali e interventi indispensabili alla produzione degli alimenti che si trovano al supermercato. Altrettanta importanza ha la fornitura di pezzi di ricambio. Se, a causa di un guasto ad una macchina, dovesse prodursi un'interruzione prolungata della lavorazione in corso, i danni alla coltura potrebbero essere molto gravi.
Senza contare poi, "quanto necessaria sia la meccanizzazione nella produzione di bioenergia, anch'essa strategica per l'economia del paese" spiega FederUnacoma.

"La richiesta è - chiarisce Malavolti - che le attuali disposizioni possano essere immediatamente modificate per consentire alle industrie del comparto di riprendere la produzione, sia pure con una cospicua riduzione dei volumi" e, naturalmente, osservando rigorosamente le misure di prevenzione e sicurezza per i lavoratori. L'appello al presidente del Consiglio Giuseppe Conte è di "un intervento a modifica del decreto per il reinserimento urgente della meccanica agricola tra i comparti strettamente complementari al settore primario".
 

Oltre al danno la beffa

Concetti questi chiari al resto d'Europa e non solo, che considera la meccanica agricola quale parte integrante della filiera agroalimentare e quindi attività essenziale.
"Siamo gli unici in Europa che abbiamo scelto di bloccare questa parte della filiera" sottolinea FederUnacoma.
Sarebbe paradossale oltre che dannoso per l'economia del paese se le aziende agricole che hanno espresso con chiarezza la necessità di avere forniture meccaniche "dovessero acquistarle da costruttori esteri, espressamente autorizzati a produrle dai propri governi" chiosa Malavolti.