Oltre 6mila appassionati, buyer e professionisti hanno visitato 542 cantine arrivate dall'Italia e da 18 Paesi del mondo: sono questi i numeri della prima edizione di Sana Slow Wine Fair, la fiera del vino buono, pulito e giusto, che si è tenuta dal 27 al 29 marzo scorsi a BolognaFiere.
Grazie ai 30 anni si esperienza nel biologico di BolognaFiere con il Salone Internazionale Sana e lo storico impegno di Slow Food sui temi della biodiversità e della sostenibilità ambientale, è stato possibile realizzare la manifestazione che, come ha affermato il presidente dell'Ente fieristico Gianpiero Calzolari, ha avviato un nuovo percorso nella storia di BolognaFiere: "Abbiamo aperto i nostri padiglioni ai protagonisti di un mondo vitivinicolo che guarda al futuro con coscienza e impegno. Un risultato ottenuto grazie al gioco di squadra con Slow Food, FederBio e Confcommercio Ascom Bologna. Ringraziamo per il supporto anche l'Ice e il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale".
Conferenze, masterclass, dibattiti, ma soprattutto il dialogo sui temi cardine del Manifesto Slow Food per il vino buono, pulito e giusto, sottoscritti da tutti i partecipanti alla manifestazione sono stati al centro dell'evento. "Solo insieme possiamo affrontare al meglio la transizione ecologica e far sì che la viticoltura guidi progetti che uniscono elementi di sostenibilità ambientale, difesa del paesaggio e crescita sociale e culturale. D'altronde la viticoltura è sempre stato un settore all'avanguardia nel campo agricolo e lo deve essere oggi a maggior ragione", Giancarlo Gariglio, coordinatore della Slow Wine Coalition.
Nord Europa, con prevalenza di Germania e Danimarca, e Stati Uniti sono stati i Paesi più presenti tra i buyer: "Quello che abbiamo avuto modo di degustare e le persone che abbiamo conosciuto ci permettono di raccontare una storia che va incontro agli interessi e alle aspettative dei nostri clienti. L'altissima selezione delle cantine, con prevalenza di aziende biologiche e biodinamiche, la salubrità dei vini naturali proposti e l'attenzione al consumo consapevole, rendono questa manifestazione un nuovo punto di riferimento nel panorama fieristico internazionale per chi vuole soddisfare le esigenze di un mercato che va oltre alle caratteristiche del vino nel bicchiere e cerca il buono a 360 gradi" sottolinea il buyer svedese Niklas Eriksson, di Excellent Drinks.
"Se l'impianto della fiera rimane lo stesso, con la possibilità di conoscere nuovi produttori, donne e uomini che aderiscono ai valori di Slow Food, penso proprio che torneremo il prossimo anno", fanno eco gli statunitensi Garry Tornberg e Zachary Harris.
L'impegno per la transizione ecologica
Una fiera in cui non solo è possibile avviare contatti commerciali ma dove, soprattutto, i produttori possono riconoscersi nei valori che hanno in comune e condividere nuove sfide da sostenere insieme. Tante le occasioni di dibattito: centrale è stato il tema della crisi climatica, i cui effetti si manifestano ad esempio nella siccità straordinaria che condiziona sempre di più le annate vinicole. Molte le pratiche di sostenibilità ambientale che si possono mettere in campo: la necessità di abbassare l'impronta idrica nella produzione del vino, l'importanza di preservare la vitalità del suolo per combattere fenomeni dannosi come l'erosione, il dilavamento e l'impoverimento della vita biologica.
Trainante il ruolo del viticoltore nella tutela del paesaggio e nell'applicazione di pratiche quali l'agroecologia e la multifunzionalità. E infine, il ruolo sociale che svolgono le cantine, dai progetti di condivisione dei macchinari, delle strutture produttive e della manodopera, alla crescita culturale dei territori grazie al coinvolgimento delle popolazioni locali.
Curiosità dal mondo
È stata presentata in questa occasione la prima edizione della guida Slow Wine China: una vera e propria introduzione alla produzione vitivinicola del Paese, che sicuramente in futuro ci riserverà interessanti sorprese. La guida dedicata alla Cina si aggiunge a quelle sui vini sloveni, statunitensi e della Macedonia del Nord. La guida è disponibile in inglese in ebook.
Parlando di Europa, è stato anche dato il benvenuto al nuovo Presidio croato del Vin de Rosa, un vino aromatico dolce ottenuto da uve passite dal caratteristico profumo di petali di rosa.
Sana Slow Wine Fair è stata organizzata da BolognaFiere con la direzione artistica di Slow Food, in partnership con FederBio e Confcommercio Ascom Bologna, con il supporto di Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e dell'Ice, con il patrocinio della Regione Emilia Romagna. La manifestazione è resa possibile grazie al supporto di moltissime realtà, pubbliche e private, tra le quali i main partner FPT Industrial, Reale Mutua, UniCredit.
Per la seconda edizione le date da segnare in agenda sono 26, 27 e 28 febbraio 2023
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Fonte: Sana Slow Wine Fair