La grande impresa organizzativa, sia per la dimensione dell'evento che per le difficoltà legate alla pandemia, è stata un nuovo sprone a "fare ancora meglio", per creare tutte le condizioni di sicurezza e di possibilità di accesso che garantissero da una parte il rispetto della salute di tutti e dall'altra il poter usufruire di tutti gli aspetti della manifestazione. Lo svolgimento all'aperto e la distribuzione sui 25 ettari della manifestazione hanno permesso un distanziamento che ha permesso a tutti di vedere, gustare, partecipare, acquistare in tutta tranquillità.
La lunga pianificazione, le scelte, il lavoro di comunicazione e promozione, il coinvolgimento degli espositori, la progettualità in dettaglio, sono solo alcuni degli aspetti che, messi in pratica, hanno determinato il positivo risultato.
I numeri della kermesse
A testimonianza del successo della manifestazione ci sono i numeri, sia prima che durante che dopo. 25 ettari dedicati, 26 società diverse che hanno lavorato per realizzare il villaggio e tutte le attività, oltre 120 maestranze che hanno lavorato sull'area prima della manifestazione, 130 persone allo staff per la gestione della stessa, duecento animali impegnati negli eventi e altrettanti nell'esposizione e quasi 1.800 persone che animavano il villaggio (tra personale, tecnici, artisti, staff, espositori e collaboratori), prima che la manifestazione aprisse al pubblico. E ancora, oltre 25mila visitatori e oltre 30mila cartucce sgarate sui campi di tiro.
2021 positivo, ma già si pensa al 2022
Visto il successo, già in questi giorni GrossetoFiere sta iniziando a pianificare il 2022, dove la Fiera del Madonnino riprenderà il suo decorso naturale con la festività del 25 aprile ed il Game Fair è confermato nella seconda settimana di settembre.Non mancheranno nuove sorprese ed iniziative che legheranno ancora i due prestigiosi marchi fieristici, patrimonio non solo di GrossetoFiere ma di tutta la Toscana.
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Fonte: GrossetoFiere