I prezzi dell'olio extravergine di oliva per la prima volta da dicembre 2020 cedono significative posizioni sul mercato all'ingrosso, mentre su quello all'origine si notano riduzioni anche consistenti nelle ultime due settimane in Calabria, e sul medio periodo di questa campagna soffrono anche le piazze del Centro e Nord Puglia, mentre prezzi più stabili si osservano in Salento e Sicilia.

Evidentemente, le pur vistose riduzioni delle giacenze rilevate nei mesi di aprile e maggio da Frantoio Italia (vedi AgroNotizie del 16 giugno scorso) non solo non sono bastate a ravvivare i prezzi all'origine, ma addirittura vedono un successivo calo dei prezzi in Borsa merci, segno che i prezzi degli oli stranieri continuano ad essere decisamente più competitivi e che il prodotto estero mantiene un'elevata capacità di sostituire quello nazionale di pari qualifica.
 

Borsa merci di Bari, in calo i prezzi dell'Evo

Ieri, 29 giugno 2021, la Commissione olio della Borsa merci di Bari non ha quotato l'olio extravergine di oliva con acidità massima dello 0,4% tracciato Iso 22005, che con 4,90 euro al chilogrammo sui minimi e 5,00 euro sui massimi aveva confermato, fino alla seduta del 22 giugno scorso, i valori della sua prima quotazione di questa campagna commerciale, avvenuta il 4 maggio scorso.

A questa vistosa uscita di scena si accompagna il calo di 0,20 euro al chilogrammo subìto dall'olio extravergine di oliva con acidità massima dello 0,4% che è stato invece fissato ieri a 4,50 euro al chilogrammo sui minimi ed a 4,70 euro sui massimi, registrando una perdita sulla precedente seduta del 22 giugno, che aveva ancora riportato prezzi di 4,70-4,90 euro al chilo ed ha concluso un ciclo di stabilità iniziato nella seduta del 15 dicembre 2020.

Non quotato l'olio Evo con acidità massima dello 0,8%, fissato per l'ultima volta lo scorso 11 maggio a 4,10 euro sui minimi ed a 4,30 euro sui massimi, registrando stabilità sulle precedenti sedute dal 2 febbraio in poi.

La Commissione olio ha rilevato i prezzi per l'olio extravergine biologico - pure in calo - a 4,90 euro al chilogrammo sui minimi e 5,10 euro sui massimi, registrando una perdita di 0,20 euro al chilogrammo sulla seduta del 22 giugno e chiudendo una fase di stabilità di prezzo iniziata il 13 aprile 2021 proprio sulla forchetta di valori da 5,10-5-30 euro al chilo.

Stabile l'extravergine Dop Terra di Bari, fissato nuovamente a 4,80 euro al chilogrammo sui minimi e 5,00 euro sui massimi e che risulta sempre sugli stessi valori dal 29 gennaio 2021.
 

Prezzi all'origine in calo in Calabria

Ecco i prezzi medi all'origine per piazza dell'olio extravergine di olive rilevati da Ismea "franco azienda" ed Iva esclusa tra il 21 ed il 29 giugno, in un raffronto con gli ultimi rilevati dall'Istituto tra il 7 ed il 15 giugno 2021 e pubblicati lo scorso 16 giugno da AgroNotizie.

Questi valori risultano tutti stabili sulla settimana scorsa, eccetto le piazze calabresi, in perdita non solo su base settimanale, ma anche sulle quotazioni di due settimane fa. Al contrario, si evidenzia una sostanziale stabilità di medio periodo sulle piazze della Sicilia e del Salento, mentre appare più dinamica la situazione nel Nord e nel Centro della Puglia.

In Calabria il 24 giugno scorso, per l'Evo da produttore le piazze di Cosenza, Rossano Calabro, Lamezia Terme e Catanzaro segnano un prezzo medio all'origine di 4,30 euro al chilogrammo: in calo sulla settimana precedente di euro 0,05 al chilo (-1,1%). In realtà sulle piazze calabresi il risultato negativo - pari a -0,15 euro al chilo - è ben più pesante in un raffronto con il 10 giugno scorso ed è pari a -3,4%. Questo perché il 10 giugno scorso, per l'Evo da produttore le piazze di Cosenza, Rossano Calabro, Lamezia Terme e Catanzaro segnalavano un prezzo medio all'origine di 4,45 euro al chilogrammo.
Gli oli calabresi, rispetto al 6 maggio hanno perso 0,55 euro al chilogrammo (-11,3%), considerato che a quella data erano ancora attestati sui prezzi massimi di campagna già spuntati il 25 marzo: 4,85 euro al chilogrammo.

Il 24 giugno Ismea ha rilevato a Foggia un prezzo medio di 4,33 euro al chilogrammo, stabile sulla settimana precedente e sul 10 giugno, quando invece si era manifestato un calo sulla settimana ancor precedente dell'1,1%. Su questa piazza, peraltro, si è registrato un calo complessivo di 0,15 euro (-3,3%) rispetto al prezzo medio del 6 maggio scorso, attestato ancora a 4,48 euro al chilogrammo. A Foggia l'Evo perde sul 18 febbraio - quando era ancora rilevato a 4,60 euro al chilogrammo - 0,27 euro (-5,9%).

A Bari il prezzo medio dell'extravergine rilevato da Ismea il 21 giugno 2021 è pari a 4,60 euro al chilogrammo, stabile sulla settimana precedente, e sul 7 giugno. Tale valore medio è il risultato dell'ultimo calo - di 0,05 euro al chilogrammo (-1,1%) rilevato dall'Istituto il 17 maggio rispetto alla quotazione del 3 maggio, attestata a 4,65 euro. Le perdite dell'Evo a Bari misurate sul 15 febbraio scorso, quando era rilevato a 4,80 euro al chilogrammo, assommano a euro 0,20 (-4,2%).

Le piazze del Salento - tutte rilevate da Ismea lo scorso 24 giugno - risultano tutte stabili sulla settimana precedente. In particolare, Lecce e Taranto restano saldamente ancorate ad un prezzo medio di 4,45 euro al chilogrammo, ovvero sugli stessi valori di metà febbraio, ripresi dal 15 aprile in avanti, dopo i momentanei rialzi di marzo trascinatisi sulla prima metà di aprile. Fermo anche il prezzo medio a Brindisi a 4,40 euro al chilogrammo dal 15 aprile, e che ha seguito la stessa sorte delle altre piazze salentine tra febbraio e aprile.

In Sicilia - a Palermo e a Trapani - i prezzi risultano stabili il 29 giugno 2021 sulla settimana precedente, pervenendo a quotazione media di 4,90 euro al chilogrammo, valore che in realtà persiste immutato dal 23 febbraio. Stabile anche l'Evo a Ragusa, che tra il 2 febbraio e il 22 giugno 2021 resta invariato a 5,50 euro al chilogrammo.