L'aggregazione tra produttori all'ombra dei noci e dei noccioli della Campania non è più solo una speranza ma una nascente realtà. Si è infatti formalmente costituita, il 18 maggio scorso, la società consortile cooperativa "Campania in guscio - Distretto agroalimentare di qualità", al termine di un iter impegnativo che aveva visto nel gennaio del 2020 la nascita del comitato promotore.

"L'elemento innovativo del Distretto della frutta a guscio - è scritto in una nota della neocostituita società - è la partecipazione dal basso delle aziende, che hanno deciso di aggregarsi per nominare un comitato promotore prima e dare vita il 18 maggio 2021 ad una Società cooperativa consortile denominata Campania in guscio".


Il consiglio di amministrazione

A guidare la squadra dei dieci consiglieri di amministrazione è il presidente del Gruppo di azione locale Irno-Cavese Terra è Vita Francesco Gioia, che assumerà la presidenza della Campania in guscio. Ad affiancarlo il suo vice Pellegrino La Manna, già presidente de "Il Guscio Op". Direttore tecnico è Sabato Castaldo. Entrano a far parte del consiglio di amministrazione gli amministratori delle aziende agricole Biagio Franzese, Giovanni D'avanzo, Francesco Ferrante, Daniela Nunziata Rega. Siederanno nel Cda inoltre Domenico De Lucia per la Domenico De Lucia Spa, Chiara Sodano per la società agricola Nutitaly, ed i rappresentanti delle cooperative agricole Carlo Mazza (Nocciole Irpine) e Nicola Muto (AgriVesuvio).

A coordinare il lavoro saranno un Comitato Tecnico e un Comitato d'indirizzo, composti da rappresentati dalla società civile, dal mondo dell'associazionismo, dalle associazioni di categoria, con i loro rappresentanti che hanno contribuito al raggiungimento di questo risultato finale.

"La costituenda società Daq Campania in guscio - ha detto il presidente Gioia - si proporrà di svolgere un ruolo strategico tra le diverse realtà agricole e agroalimentari del territorio per la valorizzazione, promozione e commercializzazione delle produzioni di qualità come quella del noce, prodotto pivot Bio, del nocciolo, e di tante altre eccellenze del nostro territorio".

Il direttore Sabato Castaldo ha affermato: "Stiamo portando avanti un grande lavoro iniziato da molto tempo, insieme agli amici Michele Barbato, Francesco Sodano, Giampaolo Rubinaccio (Confagricoltura Campania), Corrado Martinangelo (AgroCepi), e che ci vedrà impegnati nell'idea che l'impresa agricola dovrà proporsi come impresa di fase e distrettuale, collocata in una dimensione di integrazione territoriale e produttiva, chiamata al fare".


Confcooperative Campania tra i promotori dell'iniziativa

Confcooperative Campania è tra i principali sostenitori del processo aggregativo che nel tempo ha condotto alla costituzione del Daq. "La nostra Organizzazione è stata fin dall'inizio fautrice del percorso che ha condotto cooperative, aziende e soggetti istituzionali alla nascita di Campania in guscio. Ci siamo impegnati per aggregare soggetti che da anni sono attivi nella coltivazione di nocciole, noci e simili e che lamentavano l'assenza di politiche aggregative dal basso - commenta il presidente di Confcooperative Campania, Antonio Borea, che sottolinea - Il primo passo per superare questo gap è stata la creazione di un Comitato promotore già nel 2020, il quale ha consentito di far conoscere tra loro le imprese e di fare sintesi tra le diverse necessità, fino alla nascita del Distretto".

"Il nostro ruolo come associazione che rappresenta il movimento cooperativo in Campania - conclude Borea - è soprattutto quello di unire, di mettere insieme le persone, le competenze, di generare connessioni e contaminazioni. Certamente spetterà alle singole imprese, alcune delle quali vere eccellenze del comparto frutta in guscio, cogliere il meglio dall'avvio del Daq, ma è nostro compito mettere gli imprenditori nelle condizioni di intercettare strade per la crescita e il miglioramento".