Si tratta del provvedimento di attuazione dei commi 1 e 2 dell'articolo 7 della legge 44/2019, che aveva convertito il decreto legge per le emergenze in agricoltura, nato per "contribuire alla ristrutturazione del settore olivicolo-oleario, considerate le particolari criticità produttive e la necessità di recupero e rilancio della produttività e della competitività, in crisi anche a causa degli eventi atmosferici avversi e delle infezioni di organismi nocivi ai vegetali" si legge nella legge.
La norma era stata pensata soprattutto per le aziende olivicolo-olearie pugliesi che nel 2018 si ritrovano colpite contemporaneamente da Xylella fastidiosa e dalla riduzione della produzione generata dalle gelate eccezionali intervenute tra il 26 febbraio ed il 1° marzo, ma l'accesso al contributo è aperto a tutte le aziende olivicolo-olearie.
Il contributo è concesso ad ogni singolo produttore richiedente in ammontare proporzionale alla media produttiva, adeguatamente documentata, relativa agli ultimi tre anni, nel rispetto di tutte le disposizioni stabilite dall'Unione europea sul regime del "de minimis".
La dichiarazione della ministra Bellanova
"Con questo decreto", dice la ministra Bellanova, "vogliamo contribuire con ulteriori risorse alla ristrutturazione del settore oleario, anche alla luce delle condizioni di particolare criticità produttive e per rilancio della produttività e della competitività"."Rispondiamo alle difficoltà che la filiera agroalimentare sta affrontando con un solo obiettivo strategico - aggiunge la Bellanova - mettere in sicurezza l'intera filiera e ogni singolo segmento, condividendo con l'intero settore anche le modalità attuative delle misure quanto a semplificazione e sburocratizzazione, perché ogni provvedimento sia capace di rispondere sempre più e meglio alle esigenze e difficoltà specifiche".
Come si chiede l'aiuto sugli interessi
La richiesta di aiuto dovrà essere prodotta dall'impresa interessata presentando al soggetto attuatore, Ismea, la domanda secondo le modalità pubblicate sul sito del Mipaaf. La domanda dovrà contenere le dichiarazioni sostitutive di atto notorio per gli aiuti in regime di "de minimis" eventualmente incassati nell'ultimo triennio, l'autocertificazione di iscrizione alla Camera di commercio, e la media produttiva degli ultimi tre anni.Sono altresì necessari altri documenti previsti per la certificazione, una copia del contratto di mutuo e l'attestazione prodotta dalla Banca, relativa ai costi sostenuti per gli interessi bancari dell'anno 2019.
L'istruttoria e i pagamenti da Ismea
Una volta chiuso il termine di presentazione delle domande, Ismea procederà all'istruttoria per la liquidazione delle domande. Se il contributo erogabile dovesse superare l'importo complessivo ammissibile in virtù delle risorse finanziarie disponibili, Ismea procede a ridurre proporzionalmente gli importi da concedere a ciascun beneficiario.Ismea trasmetterà al ministero con periodicità bimestrale lo stato dell'arte delle pratiche istruite, con le varie indicazioni analitiche. Una volta conclusi i controlli della Commissione, appositamente costituita con decreto direttoriale, il Mipaaf procederà al trasferimento delle risorse all'Ismea che, entro 30 giorni, provvederà all'erogazione degli importi ai beneficiari.