La contrazione sensibile del saldo commerciale è dovuta in larga misura all'aumento delle importazioni (4% in quantità e dell'11,1% in valore). L'export a conti fatti tiene, con un aumento del 2,5% in quantità e un calo di appena lo 0,2% in valore. Complessivamente l'Italia ha spedito oltreconfine circa 3 milioni e 642mila tonnellate di prodotti per un valore di 4 miliardi e 590 milioni di euro. In crescita i volumi di ortaggi (0,9%), frutta fresca (5,7%) e frutta secca (2,1%) mentre battuta d'arresto per gli agrumi (-13%). In valore crescono gli ortaggi (4,1%) e la frutta secca (1,2%) e calano gli agrumi (-5,2%) e la frutta fresca (-2,3%).
Per quanto riguarda le importazioni l'Italia ha importato circa 3,7 milioni di tonnellate per un valore di 4,2 miliardi di euro. Tra i singoli comparti crescono in volume gli ortaggi (7%), gli agrumi (5,8%), la frutta fresca (7,4%) e la frutta secca (13,5%) mentre cala la frutta tropicale (-4,7%). In valore segno positivo per tutti i comparti ad eccezione degli agrumi che hanno fatto registrare un calo del 6,4%.
"I dati definitivi dell'interscambio 2019 confermano una sostanziale tenuta dei volumi e delle quantità dell'export rispetto al 2018. Confermano anche una forte richiesta di prodotto da parte dei consumatori e delle famiglie italiane, il che giustifica il forte incremento dell'import. Di conseguenza la bilancia commerciale di settore esce squilibrata in maniera importante. Questi numeri non possono accontentarci, soprattutto se paragonati a quelli di altri paesi dal cui confronto usciamo fortemente penalizzati". E' questo il commento di Marco Salvi, presidente di Fruitimprese
"Come abbiamo sempre detto, è nostra convinzione che tornare a crescere è possibile sia sui mercati esteri (se sapremo sottoscrivere rapidamente accordi bilaterali con paesi oggi chiusi alle nostre produzioni) sia sul mercato interno se i consumi saranno sostenuti da campagne di promozione adeguate al valore che le produzioni ortofrutticole hanno per la salute dei consumatori e per l'economia del paese.
In riferimento all'attuale crisi da coronavirus voglio ribadire che le imprese del settore stanno lavorando giorno e notte per garantire la fornitura di prodotti all'Italia, all'Europa e al mondo nel rispetto delle massime garanzie igienico-sanitarie e delle prescrizioni dei decreti governativi. Ci siamo adeguati in tempi strettissimi alle prescrizioni del Governo per quanto riguarda i nostri ambienti di lavoro per assicurare la massima tutela della salute dei nostri dipendenti nei magazzini di lavorazione e confezionamento".
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Fonte: Fruitimprese