I prezzi nell'ultimo anno
Ma si tratta di un decremento complessivo – 20 centesimi tra il 26 novembre e il 17 dicembre - ben minore rispetto alla scivolata occorsa tra il 5 ed il 26 novembre, quando i prezzi erano calati di 0,80 euro sui massimi e di euro 1,10 sui minimi.A ieri, ultima seduta di borsa dell'anno a Bari, che riaprirà il 7 gennaio 2020, dall'inizio del 2019 l'extravergine di prima qualità sulla piazza pugliese ha perso complessivamente il 44,71% del suo valore. Infatti, l'8 gennaio 2019 l'olio l'extravergine di olive "con acidità massima 0,4%" era stato quotato a ben 6,10 euro al chilogrammo sui valori minimi e a 6,20 euro sui massimi.
Frantoio Italia, per l'Evo italiano giacenze su del 28,68%
Intanto, crescono ancora di 27.314 tonnellate le giacenze di olio extravergine di olive in Italia, che hanno raggiunto le 174.026 tonnellate, secondo i dati di Frantoio Italia, aggiornati al 15 dicembre 2019 e resi noti dall'Istituto centrale per la qualità e repressione frodi sul sito web del Mipaaf nella mattinata del 17 dicembre. Si tratta di un incremento, stando alla medesima fonte di ben il 18,61% intervenuto tra il 1° e il 15 dicembre scorsi. Quasi lo stesso incremento percentuale intervenuto tra il 15 novembre e il 1° dicembre 2019 e pari al 18,38%.In particolare, le giacenze di olio extravergine italiano aumentano nella prima quindicina di dicembre di altre 24.041 tonnellate, raggiungendo le 107. 867 tonnellate complessive (+28,68%), spiegando così per oltre l'88% l'incremento delle giacenze totali, incluse quelle di oli di importazione, sia comunitaria che extracomunitaria. Le giacenze di olio Evo italiano erano cresciute tra il 15 novembre e il 1° dicembre del 18,38%.
Inoltre, in Puglia, le giacenze totali di olio extravergine, incluso quello di importazione, sono cresciute tra il 1° e il 15 dicembre di 17.784 tonnellate, raggiungendo le 61.636 tonnellate: + 40,55%.