L'assessore ha assicurato l'impegno a superare decenni di sottovalutazione, attivando strumenti e risorse specifiche per sostenere un comparto oggi in forte crescita di produzione e consumi. Inoltre, hanno annunciato la costituzione di un’associazione regionale di filiera ben nove tra enti ed associazioni, con la finalità di valorizzare unitariamente sui mercati italiani e stranieri la superiore qualità della produzione siciliana.
Comporranno l'associazione regionale di filiera i seguenti tra enti e associazioni:
- Consorzio di tutela e miglioramento della filiera Mandorla di Avola
- Associazione Produttori Mandorla Sicilia
- Consorzio di tutela del Pistacchio Verde di Bronte Dop
- Associazione Pistacchio Valle del Platani
- Comitato per la tutela della Biodiversità delle colture mandorlicole
- Associazione Carex
- Associazione Vivaisti Forestali
- Consorzio Produttori Agricoli Val Platani
- Associazione frutto dei Nebrodi
La dichiarazione dell'assessore Bandiera...
“Mandorle, pistacchi, nocciole, noci e castagne – ha dichiarato Bandiera – rappresentano un comparto mai adeguatamente attenzionato, quello della frutta secca made in Sicily, di straordinaria eccellenza, prodotta, tra l'altro, senza l'impiego o lo spreco di risorse idriche”. “Abbiamo dato il via al piano regionale della frutta secca – ha aggiunto l’assessore - istituito un tavolo permanente di concertazione delle politiche di comparto e favorito l'aggregazione delle realtà produttive siciliane. Siamo pronti, con progettualità di filiera volte a giungere a marchi di qualità. Avanti così, con il nostro modello di sviluppo agricoltura-territorio, tutto straordinariamente made in Sicily”.
... e delle associazioni e dei consorzi di produttori
“Dopo decenni di profonda crisi, la produzione di mandorle, pistacchi, nocciole, noci e carrube sta registrando in Sicilia una significativa crescita di investimenti e superfice coltivata – scrivono in una nota congiunta le nove associazioni per spiegare il motivo della richiesta dell’incontro - le cause sono da ricercare nel trend mondiale che nell’ultimo decennio ha segnato incrementi annui superiori anche al 10%, sia nella produzione che nel consumo di frutta secca per usi dietetici, nella pasticceria, gelateria e gastronomia”.La frutta secca siciliana può, quindi, riprendere un posto di rilievo sui mercati italiani ed esteri e tornare a produrre reddito e occupazione in ampie aree della Regione.
“Per cogliere queste opportunità, non è però sufficiente l’impegno degli attori della filiera - produttori, aziende di lavorazione, trasformatori - che sono stati finora i soli protagonisti del tentativo di rilancio del settore – è scritto ancora nella nota - E', infatti, imprescindibile un’azione mirata e coordinata dei primi con la Regione Siciliana, per recuperare in tempi rapidi il ritardo accumulato in promozione, ricerca ed innovazione, fattori fondamentali per garantire le prospettive di crescita del settore”.
Per questi motivi i Consorzi di tutela, le associazioni di produttori, gli operatori del settore avevano richiesto l’incontro con l’assessore Bandiera per attivare una serie di iniziative a sostegno del rilancio di questo comparto agricolo. Quattro in particolare le richieste formulate all’assessore Bandiera, due delle quali già accolte – l’avvio del Piano di settore del 2012 e l’istituzione del Tavolo tecnico permanente della filiera della frutta secca.
Ne restano sul tappeto altre due, ancora da affrontare: la costituzione di un apposito gruppo di lavoro di funzionari dell’assessorato Agricoltura per garantire continuità ed efficacia alle attività a sostegno del settore e dare vita all’Osservatorio regionale della filiera frutta secca quale strumento di conoscenza e valutazione aggiornata delle dinamiche produttive, delle stime di produzione e delle quotazioni sui mercati nazionali e internazionali.