Il primo premio è andato ad Agragliette, progetto di impresa promosso da tre giovani per la produzione di scaglie dolci dagli scarti di produzione degli agrumi.
Secondo classificato della call è il progetto Seltz Soda, per la produzione di una bibita-integratore derivata dal tradizionale seltz limone e sale dei chioschi catanesi; terzi ex aequo i progetti MyBioFruits, agricoltura biologica condivisa per la creazione di una piattaforma digitale per adottare alberi e poi fruire dei frutti freschi e trasformati e Facile Ordinare, una piattaforma web capace di incentivare la formazione di Gruppi di acquisto solidale e l'incontro con produttori d'eccellenza.
Sono questi i progetti premiati dalla giuria di esperti nell'auditorium della Città della Scienza dell'Università di Catania, dove le dieci migliori proposte prevenute alla call sono state presentate dai rispettivi autori.
A riscuotere i maggiori consensi, è stato il progetto Agragliette, presentato da Simone Forte (24 anni, originario di Avola in provincia di Siracusa, laureando magistrale in Biotecnologie agrarie) in team con altre due giovani siciliane, Francesca Campanella (28 anni, laureata magistrale in Scienze e tecnologie alimentari) e Daniela Trippa (28 anni, laureata magistrale in Scienze e tecnologie alimentari). “L'idea è produrre le agragliette dagli scarti della produzione dei succhi, attraverso un meccanismo di pressione delicata - spiegano Forte e Campanella -. Il team l'abbiamo formato all'Università, dove ci siamo conosciuti e ci siamo riuniti per immaginare insieme un'idea per partecipare alla call lanciata dal Distretto agrumi di Sicilia. Abbiamo unito le nostre conoscenze e fatto questo progetto credendoci e mettendoci tanta passione. Sappiamo di dover ancora affinare molte cose e l'accompagnamento a fare diventare realtà la nostra idea sarà fondamentale. Siamo felicissimi e ci auguriamo che Agragliette possa diventare presto la nostra occupazione”.
I vincitori della call potranno, infatti, accedere ai servizi di accompagnamento alla progettazione definitiva e alla ricerca di fonti di finanziamento, messi a disposizione dal Centro orientamento, formazione e placement dell'Università di Catania, da Confcooperative Sicilia e dal dipartimento di Scienze agrarie, alimentari e forestali dell'Università di Palermo, realtà sottoscrittrici del Patto di sviluppo del Distretto agrumi di Sicilia, delle quali il Distretto si avvale per la gestione di tutte le fasi della call Agrorà Innovation.
“Il Distretto agrumi di Sicilia – ha affermato Federica Argentati - conferma la sua attenzione all'innovazione e si farà promotore dei progetti verso le imprese associate, offrendo ogni sostegno sulla costruzione di partnership con le aziende agrumicole utili alla realizzazione dei progetti premiati. In questo quadro ci dà grande soddisfazione l'attenzione e la disponibilità di imprese come Oranfresh nel guardare al futuro”. E infatti, l'amministratore delegato di Oranfresh, Salvatore Torrisi, ha offerto ai progetti vincitori la piena disponibilità a supportare e valutare possibili sviluppi, mettendo a disposizione la propria esperienza pluriennale sui mercati d tutto il mondo.
Un seltz innovativo
Secondo posto nella graduatoria stilata dalla giuria per il progetto Seltz Soda, presentato da due giovani imprenditori del comparto agrumicolo del Limone dell'Etna, Giuseppe Russo e Salvatore Leonardi. “Siamo due amici che stanno condividendo ancora soltanto un'idea imprenditoriale, non abbiamo ancora costituito la società, ma vorremmo farlo in futuro - dicono Russo e Leonardi -. L'idea ci è venuta guardando ai nostri chioschi, più conosciuti per gli sciroppi che per il tradizionale seltz al limone. Stiamo lavorando a una ricetta che permetta di realizzare una bevanda utile a dissetare e integrare. Sarà fondamentale il packaging, sul quale stiamo studiando soluzioni innovative e lavoriamo per trovare le giuste partnership con altre aziende della filiera che ci consentano di finalizzare il progetto”.Vendita diretta mediante piattaforme informatiche
I terzi classificati ex aequo puntano decisamente sulle strategie commerciali innovative. Mybiofruits, agricoltura biologica condivisa, è un portale già online in versione beta. Lo scopo è connettere il produttore con il consumatore finale, dando la possibilità di adottare o regalare alberi da frutta: l'utente, una volta scelto l'appezzamento di terreno, la pianta e la sua posizione può monitorare le varie fasi di crescita e potrà ricevere i frutti a casa o raccoglierli di persona. “È un'idea nata già prima della call Agrorà Innovation. Sui Nebrodi abbiamo avviato dei progetti pilota con alcune aziende e a settembre andremo sul mercato con la piattaforma - spiegano Francesca Calderaro, siciliana 25enne laureata in Economia aziendale e Giacomo Librizzi, digital manager di 28 anni, entrambi founder del progetto con Luciano Alessandro Ipsaro Palesi, 30 anni, laureato in Matematica e dottorando all'Università di Firenze -. Adesso ci serve capitale da investire e altre figure per integrare il team. Ci auguriamo che il Distretto possa essere utile per reperire aziende da inserire nella piattaforma e già oggi qualcuno ci ha dato i suoi contatti”.A pari merito si è classificato anche Facile Ordinare, il portale dell'economia solidale. “L'idea è creare una piattaforma capace di incentivare e facilitare la creazione e la gestione dei Gruppi di acquisto solidale e l'incontro con i produttori eccellenti Dop, Igp e Bio - spiega Francesco "Kiko" Corsentino, originario di Ribera ma residente a Pisa, classe 1985 -. A ottobre lanciamo la beta di Facile Ordinare, che abbiamo costruito sul pilota Il mio Gas, il cui concept è nato alla fine del 2016. Poi abbiamo studiato e fatto ricerche, abbiamo deciso di fare re-branding e siamo praticamente pronti a partire. La base sarà a Pisa e poi anche Londra. La Sicilia è già presente sulla piattaforma con due aziende e abbiamo avviato contatti con il Consorzio dell'Arancia di Ribera Dop. La società non è ancora costituita, lo faremo appena finiremo la raccolta. Del team facciamo parte io, la 3AS.it, Lorenzo Pinna e Fabrizio Lipani, ma ci mancano ancora due figure”.