Il bando mette a disposizione 4 milioni di euro per iniziative frutto di contratti di rete nella filiera olivicolo-olearia italiana, coerentemente con gli obiettivi del fondo per sostenere la realizzazione del piano di interventi nel settore olivicolo-oleario. Al momento non vi è ancora una data di scadenza per questo bando, che sarà comunicata dal Mipaaf con una separato avviso.
I programmi d'intervento presentati dalle reti di imprese devono avere un valore complessivo non inferiore a 200mila euro e non superiore a 400mila euro. La finalità del bando è quella di favorire investimenti condotti da reti di imprese che presentano un programma comune.
Il programma deve essere finalizzato al miglioramento della competitività e della sostenibilità ambientale delle imprese coinvolte, deve favorire l'aggregazione tra più soggetti imprenditoriali, migliorare la commercializzazione al fine di valorizzare la qualità dell'olio, favorire l'innovazione e la sostenibilità nella fase della commercializzazione.
Tra gli investimenti ammissibili figurano: il miglioramento di immobili destinati alla commercializzazione del prodotto finito, l'acquisto di macchinari per il confezionamento ed il magazzinaggio dell'olio, l'acquisizione e lo sviluppo di software, marchi, brevetti, licenze, diritti d'autore e marchi commerciali.
L'intensità dell'aiuto pubblico non supera il 50% dei costi ammessi a finanziamento nelle regioni Basilicata, Campania, Calabria, Puglia e Sicilia. Mentre nelle restanti regioni italiane l'intensità di aiuto non supera il 40% dei costi ammessi a finanziamento e riscontrati nel programma d'intervento proposto.
I soggetti beneficiari dell'intervento devono essere costituiti da agricoltori, singoli o associati e piccole e medie imprese che hanno costituito o stanno costituendo un contatto di rete. Nel contratto di rete le imprese agricole devono contare almeno cinque soggetti e detenere la maggioranza. Tutte le imprese aderenti al contratto di rete non devono aver sottoscritto un altro contratto analogo che partecipa al bando.
Inoltre le imprese agricole devono risultare autonome le une dalle altre ai sensi della disciplina comunitaria e le Pmi devono rispondere ai requisiti europei.
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Fonte: Mipaaf - Ministero delle politiche agricole alimentari forestali
Autore: Mimmo Pelagalli