“Bruxelles riconosce l'olio extravergine di olive Igp Sicilia: è una vittoria di tutta la filiera olivicola siciliana e di quelli che hanno creduto nel progetto e investito il loro tempo. Adesso concentriamoci sulla qualità, oltre che sulla quantità: facciamo decollare l’olio siciliano”. Lo dicono in una nota congiunta l’assessore regionale all’Agricoltura della Sicilia, Antonello Cracolici, e Maurizio Lunetta, presidente del Comitato promotore per l'olio extravergine di oliva Sicilia Igp.
“La Regione ha sostenuto fortemente questo obiettivo. Il percorso non è stato facile, né breve: è la prima Igp regionale dell'olio extravergine di oliva ad essere approvata con le nuove regole, molto più restrittive di quando fu approvata la Igt della Toscana; l'unica altra Igt regionale dell'olio" continuano Cracolici e Lunetta.
“Un ringraziamento particolare, per il loro decisivo supporto va ai componenti del Comitato promotore, espressione delle organizzazioni agricole, delle cooperative e dei frantoiani, e all'assessorato regionale Agricoltura e all'Istituto del vino e dell’olio siciliano – dicono ancora Cracolici e Lunetta, che aggiungono – l’Igp Sicilia è uno strumento forte, efficace e unico per affermare l'origine del nostro olio extravergine ed il brand "Sicilia". Il prossimo passo sarà la nascita di un consorzio dei produttori”.
"Si tratta di un grande successo per l'intera Sicilia - dichiara Giovanni La Via, presidente della Commissione Ambiente, sanità e sicurezza Alimentare all’Europarlamento.
"Un riconoscimento del lavoro svolto in questi mesi, che ha consentito di superare alcune perplessità tecniche, e che rilancia uno dei comparti strategici per il nostro territorio, valorizzando una delle nostre eccellenze agroalimentari" sostiene La Via.
"Il brand "Sicilia", conosciuto in tutto il mondo come sinonimo di qualità - continua l'eurodeputato siciliano - ci consentirà di conquistare mercati lontani, dove il nostro prodotto non è oggi differenziato rispetto agli altri, acquisendo così grandi opportunità in termini di volumi commercializzati e di prezzi".
"Grandi vantaggi per l'economia della nostra terra, ma anche per i consumatori, che potranno avere certezza sull'origine del prodotto grazie al legame comprovato tra territorio e qualità" conclude La Via.