Nuovo incontro a Campobasso il 19 febbraio scorso, nella sede dell’assessorato all’Agricoltura della Regione Molise, tra l’assessore regionale alle Politiche agricole, Vittorino Facciolla, le Rappresentanze sindacali unitarie del Nuovo Zuccherificio del Molise di Termoli e le organizzazioni sindacali. Ed un nuovo incontro è previsto nelle prossime ore, nel tentativo di riportare la partita a Roma, ad un tavolo interministeriale sotto l’egida del ministero per le Politiche agricole.
 
In gioco vi sono le quote comunitarie per la produzione di 83 tonnellate di zucchero l’anno, che da sole valgono circa 5 milioni di euro, affittate in conto lavorazione dalla Sudzucker per 11 milioni sulle campagne 2016 e 2017, con quella dell’anno in corso che sarà l’ultima prima dell'apertura del mercato. Senza contare l’ipoteca che pesa sui 76 dipendenti dell’ impianto – valore d’asta ormai a 7 milioni di euro - e sul futuro stesso della coltivazione delle barbabietole in Molise e Puglia.
 
Durante l’incontro di venerdì scorso, le rappresentanze dei lavoratori “hanno manifestato legittima preoccupazione per il futuro dello Zuccherificio del Molise" , come riporta un comunicato dell’assessorato all’Agricoltura della Regione Molise. Una preoccupazione alimentata anche dai ben 10 bandi di vendita dello stabilimento di Termoli andati deserti. Sullo sfondo c’è la crisi dello zucchero: domanda sempre più scarsa e prezzi decrescenti oramai da molto tempo, elementi che scoraggiano gli investitori.

La micro campagna prevista per il 2016, resa possibile dal rinnovo del contratto di affitto dello stabilimento tra la Nuovo Zuccherificio del Molise e la vecchia società fallita, entrambe di proprietà dell’ente regione, consente  esclusivamente di dare respiro ai lavoratori fino alla scadenza della cassa integrazione, prevista per il prossimo luglio.
 
Unica possibilità per il futuro occupazionale delle maestranze a quel punto sarebbe l’eventuale acquisito all’asta dello stabilimento da parte un investitore interessato a continuare l’attività di produzione e imballaggio dello zucchero.
 
L’accordo siglato qualche giorno fa tra le organizzazioni agricole e l’amministratore della Nuovo Zuccherificio del Molise, Fabio Marone, prevede investimenti su 120 ettari ed un prezzo per le barbabietole di 5 euro al quintale, comprensivo di fornitura del seme a carico dell’azienda di trasformazione.
 
“L’auspicio è che i diversi soggetti interessati al futuro dello stabilimento bieticolo-saccarifero, siano essi pubblici o privati, concorrano a creare le condizioni di contesto idonee a favorire l’acquisizione del polo industriale e così a salvaguardare l’intera filiera produttiva" è scritto nella nota per la stampa dell’assessorato all’agricoltura della Regione Molise.
 
In queste prossime ore è previsto un nuovo incontro in assessorato “per concordare la richiesta di un tavolo interministeriale al ministero delle Politiche alimentari e forestali con l’obiettivo di individuare soluzioni ed eventuali occasioni per il comparto" si afferma ancora nella nota dell’assessorato.
 
Intanto si avvicina il 14 marzo, giorno nel quale il giudice delegato del Tribunale di Larino, Rinaldo D’Alonzo, ha fissato una nuova asta senza incanto per tutti gli immobili del complesso industriale e per il 100% delle quote della Nuovo Zuccherificio del Molise Srl: prezzo base 7 milioni di euro.