A questi progetti sono indirizzati 50 milioni di euro, su un totale di 90 milioni assegnati da qui fino al 2020 per la conoscenza e l’innovazione in agricoltura in Emilia Romagna. I primi cinque bandi sono stati pubblicati sul Bur l’11 gennaio e sono finanziati con oltre 12,6 milioni di euro, con la possibilità di presentare le domande dal 14 gennaio al 31 marzo. Il primo bando si riferisce alla competitività delle aziende agricole, per il quale sono disponibili 4,2 milioni di euro, con una percentuale di contributo fino al 70%.
Segue un bando da 5,8 milioni di euro sull’attenzione alla qualità dell’ambiente, che punta a migliorare la gestione delle risorse idriche, dei fertilizzanti e degli agrofarmaci, con una percentuale di aiuto del 90%. Il terzo bando, finanziato con quasi 800mila euro, punta a una maggiore qualità dei suoli, mentre il quarto è un progetto ad hoc per un uso più efficiente dell’acqua in agricoltura”, ai quali è destinato oltre 1 milione di euro. L’ultimo bando da 772mila euro punta al sequestro del carbonio nel terreno senza disperderlo in atmosfera.
“I Gruppi operativi per l’innovazione sono il nuovo strumento attraverso il quale si farà innovazione – ha commentato in conferenza stampa questa mattina l’assessore regionale Simona Caselli - coinvolgendo imprese agricole ed enti di ricerca in progetti che dovranno avere una ricaduta operativa e i cui risultati dovranno confluire in un’unica banca dati pubblica, quella del Pei, il Partenariato europeo per l’innovazione. Come Regione stiamo puntando sull’agricoltura di qualità, che compete su una fascia alta del mercato. Per questo occorre continuare a investire sull’innovazione”.
“Siamo al primo posto tra le Regioni per aver speso tutti i fondi europei della programmazione 2007-2013 – ha poi detto con soddisfazione il presidente della Regione Stefano Bonaccini – per questo puntiamo a eguagliare questo risultato e in sei mesi abbiamo già messo a disposizione del settore agricolo quasi 200 milioni di euro. Siamo la Regione che è cresciuta di più nel 2015 insieme alla Lombardia, e il valore aggiunto dell’agricoltura è salito del 3%. Scommettiamo su questo settore come fonte di sviluppo e occupazione e lo facciamo investendo molto in qualità e difesa del territorio”.