Si va delineando con più precisione il profilo della campagna olearia 2015/2016. Un quadro più vicino alle reali potenzialità del settore emergono dall’indagine realizzata, sull’intero territorio nazionale, da Unaprol e dal Consorzio nazionale degli olivicoltori. Decisa la ripresa produttiva sul 2014: +46%. E se il 2015 supera e fa dimenticare l’annus horribilis dell’olivicoltura italiana, la produzione di oli di oliva vergini non sarà ancora attestata sui livelli medi delle passate annate.
 
In Italia - secondo Cno-Unaprol - dovrebbero prodursi nella campagna 2015/2016 non meno di 298.348 tonnellate di oli di oliva vergini.
 
Nell’Italia Meridionale, dal Molise alla Calabria, più Sicilia e Sardegna, le previsioni valgono una produzione di oli di oliva vergini pari a 269.135,66 tonnellate: oltre il 90% della produzione nazionale attesa.
 
Il monitoraggio Cno-Unaprol ha riguardato tutta la produzione olivicola italiana. La rilevazione è stata condotta nella prima settimana di ottobre. Al termine della campagna, a consuntivo, si potranno valutare eventuali ripercussioni sulle quantità prodotte imputabili a fenomeni climatici intervenuti successivamente al periodo di rilevazione. Ecco tutti i dati delle regioni del Meridione d’Italia.
 
Puglia
Mediamente, ponderando il peso produttivo delle diverse province sulla media regionale si perviene a una stima del +45% sul 2014 e la produzione di oli di oliva vergini dovrebbe attestarsi così a 179.827,41 tonnellate. Stando così le cose la Puglia è attesa produrre nel 2015 oltre il 60% dell’oli vergini di oliva italiani.
Sotto il profilo qualitativo, le alte temperature estive hanno contribuito in maniera notevole al contenimento della popolazione della mosca olearia creando buoni presupposti per una produzione di qualità largamente sopra il livello medio di questo areale.
In provincia di Bari le previsioni si attestano da un minimo del +30% rispetto alla passata campagna fino a sfiorare e, in alcune zone dell’areale, a superare il +50%. 
Annata buona e senza grandi distinzioni per sottozone anche in provincia di Foggia dove condizioni climatiche decisamente più favorevoli rispetto all'anno passato, lasciano presagire una produzione che, in alcune zone (Cerignola) supererà anche del +50% i quantitativi della scorsa campagna. Nel Salento, nonostante i gravi problemi connessi alla Xylella fastidiosa, le previsioni di produzione vanno da discrete nell’areale adriatico a più che buone nell’areale centrale. Decisamente più contenuto l’incremento produttivo atteso sulla fascia ionica (+10%). Per Taranto, in particolare, grazie alle condizioni climatiche favorevoli che hanno permesso nell’ordine fioritura, allegagione e fruttificazione ottime, si attende una produzione olivicola sicuramente superiore nelle quantità rispetto all’annata precedente. Più contenute (+10/30%) le previsioni in provincia di Brindisi.
 
Calabria
Positive (+41%), le stime di questa regione relativamente alle produzioni della campagna 2015-2016 che dovrebbe attestarsi a 36.415,21 tonnellate di oli vergini di oliva. In provincia di Cosenza (dove le stime lasciano presagire il +20/30% di raccolto rispetto allo scorso anno) la campagna olivicola in corso risulta decisamente migliore rispetto a quella precedente sia qualitativamente, sia quantitativamente. Le condizioni climatiche, qui come altrove, hanno scongiurato lo sviluppo di patogeni e parassiti; in particolare non si sono registrati attacchi di mosca olearia e lebbra che nella scorsa campagna olivicola avevano fortemente compromesso la produzione. In provincia di Reggio Calabria la previsione attesa supera il +50% rispetto alla precedente campagna, ma non in maniera omogenea: nella Piana di Gioia Tauro, a fronte di una fioritura ottima, si è avuta un’allegagione inferiore alle attese, a causa delle alte temperature di fine maggio e inizio giugno. Nella provincia di Catanzaro, particolarmente nella piana del lametino, le aspettative sono più che positive attestandosi su un incremento medio previsto del +40% così come in provincia di Vibo Valentia. Nel crotonese, pur mantenendo il segno positivo, le attese sono inferiori attestandosi sul +10%.
 
Sicilia
La rilevazione ha riguardato soprattutto la fasce costiere rilevando in tutte le province previsioni di produzione positive che si attestano intorno al +60% rispetto alla precedente campagna. Si stima in Sicilia una produzione vicina alle 34.260 tonnellate di oli di oliva vergini. Le previsioni, tuttavia, non sono uniformi su tutto il territorio della regione e neanche nell’ambito della stessa provincia. È il caso di Agrigento dove le aspettative sono molto buone (oltre il +50%) a Sciacca, Ribera, Caltabellotta, Burgio, Lucca, Villafranca, Menfi e Sambuca. Oltre il +50% rispetto allo scorso anno sintetizza le previsioni in provincia di Messina (con eccezione limitate a piccoli areali colpiti da grandine) e Trapani, nelle zone più vocate di Castelvetrano e comuni limitrofi. Invariato rispetto all’anno precedente, invece, il livello produttivo atteso nel siracusano per effetto di alte temperature e scarse precipitazioni.
 
Campania
La produzione attesa è stimata al +60% rispetto alla campagna 2014-2015, pur non potendosi annoverare tra le migliori. E frutterà in frantoio non più di 7.479,20 tonnellate di oli vergini di oliva. Nel salernitano e nella penisola sorrentina l’annata si presenta abbondante e qualitativamente buona: a determinare questa situazione il clima asciutto nella fase di fioritura ed allegagione, la pioggia caduta durante la fase di preindurimento del nocciolo e le alte temperature durante la fase di accrescimento del frutto. Non vi sono sostanziali differenze per quanto concerne le previsioni di produzione neanche tra le diverse zone dell’areale avellinese se non quelle determinate da episodi di grandine che localmente hanno compromesso la quantità di frutti sugli alberi. Nello stesso periodo le alte temperature hanno determinato in alcune località ulteriori perdite di prodotto per cascola, blocco della crescita dei frutti e loro raggrinzimento. Ciò nonostante le attese produttive sono del +50% rispetto alla precedente annata che era stata particolarmente penalizzante. A Benevento si attendeva, in base all’alternanza, una campagna di carica parzialmente compromessa da forti attacchi di occhio di pavone nella stagione invernale/primaverile.
 
Sardegna
Unica eccezione nel quadro positivo delle produzioni attese per questa campagna si ha in Sardegna (-20% rispetto allo scorso anno che non era stato particolarmente negativo). Il che significa una produzione di olii di oliva vergini prevista in 5.610,23 tonnellate. Si prevede infatti una campagna olearia con poca produzione in provincia di Cagliari (-20/30% rispetto allo scorso anno). Tale calo è dovuto alla scarsa allegagione anche se in primavera si era avuta una buona fioritura. Nella sottozona del Sarcidano (altopiano e sub-regione della Sardegna che si estende tra i territori del Campidano, della Marmilla e della Barbagia), si segnalano danni alla produzione (circa il 60%) causati dalle fortissime grandinate. Ancora più grave la situazione in provincia di Oristano dove si prevede un calo di produzione del 60%. Anche a Sassari si registra il segno negativo imputabile soprattutto all’attesa annata di scarica e a problemi rilevati in fase di fioritura e di allegagione. Durante la maturazione dei frutti la siccità ha compromesso ulteriormente la situazione. In provincia di Nuoro, invece, la produzione olearia si prospetta stabile e in linea con le medie della zona.
 
Molise
Previsioni ottimistiche in questa piccola regione, con una crescita del 60% sul 2014/2015 ed una produzione di oli vergini di oliva stimata in 2.262,99 tonnellate.