L’assessore al ramo, Vittorino Facciolla, ha incontrato le segreterie nazionali del comparto bieticolo-saccarifero, i regionali dei sindacati di categoria Fai-Cisl, Flai-Cgil, Uila-Uil e le rappresentanze dei lavoratori degli stabilimenti molisani per fare il punto della situazione sull'occupazione , valutare le criticità e avviare una task force presso il Mipaaf in modo da salvaguardare l’occupazione e le due filiere oggetto del tavolo, quella avicola e quella bieticolo-saccarifera.
“E’ necessario difendere le produzioni e l’occupazione- afferma l’assessore Facciolla- pertanto, di concerto con le rappresentanze sindacali, solleciterò un incontro ministeriale, anche al fine di illustrare le occasioni di investimenti presenti nel nuovo Piano di sviluppo rurale, da poco approvato”.
Oggi si è tenuto un vertice in prefettura a Campobasso, per approfondire i temi degli ammortizzatori sociali nei due stabilimenti, mentre lunedì 27 luglio le rappresentanze sindacali incontreranno nuovamente l’assessore Facciolla. L’appuntamento è fissato alle ore 10.30 per la Gam ed alle 12 per lo Zuccherificio, presso Palazzo Vitale.
La vicenda dello Zuccherificio del Molise di Termoli era culminata lo scorso 14 maggio con una riunione al ministero per le Politiche agricole, dove era stato dato l’ok per una minicampagna bieticolo saccarifera nel 2015, gestita dalla Regione Molise e con soli 60 ettari seminati a bietole, al fine di mantenere la quota comunitaria per la produzione dello zucchero in capo all’azienda. Al momento, la minicampagna non è ancora stata avviata.
In ballo la tenuta dello stabilimento molisano, che vale circa 12 milioni di euro: un impianto da 76 dipendenti e con una quota per la produzione di zucchero da 83 tonnellate anno, che ad oggi ipoteca il futuro della bieticoltura al Sud.
Altro capitolo quello dalla Gam, un’altra partecipata della Regione Molise, impegnata a Boiano in un impianto avicolo, mai uscito da un profondo stato di crisi: a regime lavorava 550mila polli a settimana e impiegava 280 addetti, tutti ora in attesa del rinnovo della cassa integrazione.
Ad aprile il Tribunale di Campobasso ha ammesso la società alla procedura di concordato preventivo, ma per il rilancio occupazione si attende l’esito di un tavolo aperto al ministero per lo Sviluppo economico, che punta ad utilizzare i fondi per le aree di crisi.