Anche la produzione di nicchia del Friuli Venezia Giulia – 400 ettari di terreno dalla zona costiera di Muggia alla pedemontana di Sacile attraverso le colline del Collio – è stata martoriata dalla mosca. Un crollo del 35%-40% sulla sua consueta produzione annua di 10mila quintali di olive ovvero 1500 quintali di olio. L'estate tiepida e piovosa ha creato le condizioni climatiche ideali per il proliferare del parassita. Eppure con precise precauzioni si sarebbero potuti contenere molto i danni: “Durante l'anno l'Ersa, Agenzia regionale per lo sviluppo rurale del Friuli Venezia Giulia, effettua un monitoraggio sulle varie stazioni e da maggio in poi, settimanalmente, pubblica i bollettini con le catture della mosca con suggerimenti sui prodotti da usare per contrastarla – spiega Ennio Scarbolo, tecnico Ersa -. Se il calo di produzione c'è stato, è certamente colpa della mosca, ma in parte anche degli agricoltori che l'hanno sottovalutata. La mosca attacca ogni anno, ma questa volta il clima ha fatto sì che si accavallassero 3-4 generazioni tra fine giugno e inizio luglio. Chi ha fatto una buona opera di prevenzione, intervenendo con diversi trattamenti e insetticidi e seguendo i consigli dell'Agenzia, ha salvato il prodotto. Per sensibilizzare gli agricoltori a non sottovalutare queste problematiche, bisogna ricordare che la coltura dell'olivo ha proprie scadenze e quella di contrasto alla mosca è prioritaria”. Concetto sottolineato anche da Paolo Stefanelli, direttore generale Ersa: “La prevenzione se fatta nei tempi giusti e nei modi giusti può salvare la produzione. Su questo fronte l'Ersa sta implementando e affinando, con un sostanzioso intervento, il sistema di Agrometeo per indicare a seconda delle diverse colture, tra cui quella dell'ulivo, i giusti tipi e momenti di intervento”.
Non solo di mosca si è parlato: l’Associazione professionale agricola delle Acli, nell'ambito delle azioni previste nel progetto “per un’agricoltura al passo coi tempi”, ha organizzato un workshop sul tema “La Riforma della Pac 2014-2020: un'opportunità per le imprese”. Per il presidente nazionale Michele Zannini: “La riforma della Pac è un riferimento importante per le aziende e per le imprese agroalimentari. Vogliamo ribadire i valori di eccellenza dell’agricoltura Italiana, come un volano fondamentale dello sviluppo del Paese in termini di sostenibilità ambientale e alimentare oltre che di cultura del consumo”.
Un nuovo rapporto di collaborazione legherà Trieste e la greca Volos su più fronti, a partire da quello olivicolo. Ne hanno discusso ieri Aristotelis Basdanis, presidente della Camera di Commercio di Magnesia, una delle principali regioni greche per produzione olivicola, e Antonio Paoletti, presidente della Camera di commercio di Trieste. “Torneremo a Olio Capitale, con una grande area dedicata alla Grecia” assicura Basdanis.
Quest'anno a Olio Capitale si è rafforzata ed è aumenta la partecipazione straniera: è cresciuto il numero di produttori provenienti da Croazia, Spagna e appunto Grecia, pur rimanendo una grande vetrina dell'Italia olivicola. “Da sempre questa fiera è stata contraddistinta dalla sua vocazione all'internazionalizzazione, basti pensare agli incontri creati per far incontrare gli espositori con i buyer esteri. Ora però la sua dimensione internazionale è destinata a diventare ancora più rilevante” nota Paoletti. “Abbiamo scelto di partecipare e siamo rimasti piacevolmente stupiti – spiega Basdanis -. Abbiamo potuto vedere il grande afflusso di pubblico e l'effettivo interesse per i prodotti esposti. È un grande successo e ora che l'abbiamo toccato con mano lo promuoveremo per tornare con le aziende produttrici della nostra regione”. La collaborazione prevedrebbe la creazione di una grande area dedicata, come quella quest'anno creata dalla Puglia, oltre a una serie di eventi collaterali dentro e fuori la Scuola di Cucina di Olio Capitale.
Il percorso avviato prevede la definizione di un protocollo di collaborazione dedicato in primis a Olio Capitale, ma che potrà aprirsi anche su altri fronti come quello turistico. “Molto ci lega a Trieste: ricordo la sua numerosa e importante comunità greca, ma anche i collegamenti e i traghetti che partono da qui per portare turisti e merci da noi” nota Giorgio Malamakis, presidente della Camera di commercio italo ellenica di Volos.
© AgroNotizie - riproduzione riservata
Fonte: Aries, Azienda speciale della Camera di commercio di Trieste