All'incontro hanno preso parte deputati del Parlamento europeo, funzionari della Commissione europea e di altre istituzioni e rappresentanti di imprese italiane ed europee. La conclusione dei lavori è stata affidata al ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina.
Giovanni La Via: “Garantire ai consumatori alimenti di qualità in quantità e adeguati alle loro possibilità”
Giovanni La Via, presidente della commissione Ambiente, Sicurezza alimentare e Salute pubblica del Parlamento europeo, ha introdotto la sessione sottolineando “la necessità di produrre di più e meglio per garantire ai consumatori alimenti di qualità in quantità e adeguati alle loro possibilità”.
Dopo aver ricordato che “le politiche agricole e dell'alimentazione sono tradizionalmente politiche europee”, La Via ha ribadito la loro “centralità sul piano internazionale proprio in vista di Expo 2015”.
Alfredo Bastianelli: “Tradizione, creatività e innovazione si ritrovino nel mondo agroalimentare”
Alfredo Bastianelli, ambasciatore italiano in Belgio e tra i promotori e coordinatori dell'evento TechItaly 2014, dopo aver sottolineato “la centralità dell'alimentazione nell'agenda politica” e detto che “i veri protagonisti sono le imprese, gli imprenditori e il mondo produttivo”, ha illutrato un po' di dati: l'industria dell'agroalimentare genera ogni anno 100 miliardi di euro, occupa 4 milioni di lavoratori in 300mila imprese, costituendo il settore manifatturiero principale d'europa.
“L'alimentazione costituisce il 14 per cento della spesa media delle famiglie europee. Ecco perché la Presidenza italiana del Consiglio dell'Unione europea ha richiamato attenzione sulla catena alimentare, la promozione dell'educazione alimentare e uno stile di vita sano" ha detto Bastianelli. "L'Expo è una straordinaria occasione affinché tradizione, creatività e innovazione si ritrovino nel mondo agroalimentare nel contesto della sfida mondiale di assicurare a ciascuno cibo sano, sicuro e sufficiente ai bisogno”, ha concluso.
Paolo De Castro: “Expo 2015: la grande sfida dell'umanità, nutrire il pianeta in modo sostenibile”.
Secondo Paolo De Castro, coordinatore S&D della commissione Agricoltura del Parlamento europeo, “Expo 2015 ha una particolarità rispetto ai suoi precedenti: far capire all'umanità che siamo in un crinale molto pericoloso e non tutti lo avvertono”.
De Castro ha ricordato che “le risorse naturali sono scarse mentre la domanda mondiale di cibo è superiore alla produzione”. Secondo De Castro è arrivato il momento di “produrre con minori risorse e in modo sostenibile” e ha lanciato l'allarme che “mentre i fondi cinesi, indiani e sud coreani sono a caccia di terra spaventati per il futuro, noi europei facciamo finta di niente”. Il coordinatore Comagri ha poi avvertito che di questo ritmo nel futuro “le guerre nel mondo si faranno per la terra”e che purtroppo “l'Europa non investe abbastanza nella ricerca in questo settore perché siamo ancora con la testa nell'era dell'abbondanza”.
Ecco che anche secondo De Castro “Expo2015 è un'occasione per discutere di grandi problemi, far crescere consapevolezza per la grande sfida globale del cibo”. E alla domanda se Expo 2015 ce la farà, De Castro risponde “Prima di dare le risposte, cerchiamo di porre le domande giuste, poi si vedrà”.
Google made in Italy: eccellenze in digitale
Giorgia Abeltino, responsabile relazioni istituzionali e affari regolamentari di Google Italia, ha presentato il progetto “Made in Italy” del Google Cultural Institute, nato in collaborazione con Unioncamere e ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali, finalizzato a valorizzare le eccellenze italiane ed aiutare le imprese che producono a cogliere le opportunità di business offerte da Internet.
Attraverso racconti, immagini e documenti storici (150 exhibit presenti sulla piattaforma digitale google.it/madeinitaly), gli utenti di ogni parte del mondo possono scoprire le eccellenze del sistema agroalimentare e dell’artigianato italiano, e le tradizioni del made in Italy: da prodotti più noti, come il Pomodoro di Pachino, il Radicchio Variegato di Castelfranco e il vetro di Murano ad eccellenze meno conosciute come il fungo di Borgotaro, unico micete certificato in Europa, o la pietra di Cuneo, particolarmente apprezzata da Leonardo da Vinci e citata nei suoi scritti.