Il settore degli alimenti legati alla salute e al benessere è in continua espansione – afferma la Coldiretti – tanto che, secondo una ricerca Gfk Eurisko, 7 italiani su 10 li hanno usati almeno una volta nell’ultimo anno. E se con un fatturato di un miliardo e 964 milioni di euro, aumentato di oltre il 3 per cento rispetto al 2013, le industrie puntano su integratori che concentrano vitamine e sali minerali in scatole di pillole, il mondo agricolo – spiega la Coldiretti – punta invece sui prodotti della terra che hanno naturali proprietà energetiche o che sono adatti per gli intolleranti al lattosio o al glutine.
Dai chicchi dell’antico mais Corvino le cui proprietà erano già conosciute dagli Inca e dai Maya si ricava una bibita energetica e dissetante, mentre una particolare varietà di pomodori non ogm permette di avere salsa e succo di pomodoro con concentrazioni di licopene, ottimo antiossidante, superiore a quella di altri prodotti. Dal latte delle montagne alpine si ricava una bevanda a base di siero che è un reintegratore naturale conosciuto fin dall’antichità, ricco di sali minerali e vitamine.
E visto che sta aumentando l’incidenza delle intolleranze alimentari, ecco i formaggi senza lattosio e salumi e altri prodotti senza glutine adatti per chi soffre di celiachia, problema che in Italia riguarda una popolazione potenziale di mezzo milione di persone. Mentre contro lo stress della vita moderna c’è chi produce frullati energizzanti con le piante di aloe che coltiva in azienda, chi prepara mix di erbe officinali per tisane depurative oppure confeziona light snack della salute con mele e fragole dei propri frutteti.
L’attenzione alla salute – spiega la Coldiretti – diventa sempre più uno dei criteri di scelta da parte dei consumatori e non solo come prevenzione di malattie o gestione di fattori di rischio, ma anche e soprattutto come ricerca di un più generale benessere psicofisico, tanto che 1 italiano su 3 fa uso di integratori, probiotici e alimenti funzionali le cui proprietà si trovano già naturalmente nel cibo made in Italy.
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Fonte: Coldiretti