Sono stati i giovani il tema centrale dell'ultima edizione del Forum della Cdo agroalimentare tenutasi a Milano Marittima il 24 e 25 gennaio. Trecento imprenditori del settore, di cui un centinaio al di sotto dei 35 anni, hanno risposto all’appello del presidente Camillo Gardini. Si è trattato di una due giorni in cui si è lasciato spazio alla concretezza, alle esperienze e alle testimonianze. Come quella di Gian Pietro Utili, ravennate di 25 anni, il quale rappresenta la continuità in azienda dato che i genitori gli stanno lasciando sempre più responsabilità nella conduzione di 12 ettari a frutteti e colture da seme. “Fatto tesoro della laurea – ha detto Utili – ho cominciato a dedicare più tempo al mercato che non al campo. Solo così, investendoci tempo, si può pensare ad organizzare le vendite con una logica e crearsi una rete indispensabile di clienti”.

Ambrogio De Ponti, presidente Unaproa, ha rimarcato che la campagna di comunicazione legata ai “5 colori del benessere” va a vantaggio di tutto il settore: “Negli ultimi anni in Italia è diminuito il consumo di ortofrutta, ma non si era fatto tanto per comunicare i vantaggi di un consumo regolare. Ora stiamo cercando di recuperare il tempo perduto”. 
Nel corso del Forum è stato fatto un focus sul ricambio generazionale e sull’impegno dei giovani nell’agroalimentare. Graziano Brandoni, che conduce 400 ettari in provincia di Macerata, ha 45 anni ma già sta impostando l’azienda in vista di una, seppur lontana, successione. “Il 50 per cento delle imprese agroalimentari italiane – ha detto Brandoni – è in mano a over 60. Per contro, innovazione fra rima con gioventù. Io e mio fratello stiamo già pensando a un futuro ricambio in questo modo: mettendo una netta separazione fra proprietà e gestione e capitalizzando la società. Così, coloro che dovranno portare avanti l’impresa, lo faranno su solide basi”.

Il presidente della Commissione Agricoltura al Parlamento europeo, Paolo De Castro, ha detto rispondendo ad una domanda: “Per i giovani che hanno idee e progetti validi dalla nuova Pac ci saranno fondi per il primo insediamento sia nel primo che nel secondo pilastro”. E sulla questione della protezione del riso italiano ha sottolineato: “le importazioni senza dazi da Paesi poveri hanno messo in crisi la nostra produzione. Ma occorre fare attenzione a voler introdurre nuovi dazi: se poi gli altri fanno la stessa operazione con noi? Meglio aggredire il mercato e cercare nuovi sbocchi”. Bruno De Cindio, docente all’Università di Calabria, ha raccontato un caso di innovazione portato avanti dal suo gruppo di ricercatori, per lo più giovani. “Abbiamo inventato la ‘gelazionedell’olio, attraverso l’aggiunta di monogliceridi che hanno la capacità di aggregarsi. Non è una margarina, è proprio olio allo stato solido. E può avere tante applicazioni nell’ambito delle tecnologie alimentari”.

Nella giornata d’apertura è intervenuto l’assessore regionale all’Agricoltura Tiberio Rabboni. “Siete precursori rispetto all’Expo Milano 2015 sull’alimentazione. Concentrandovi sui giovani tracciate la strada per il futuro. Anche la Regione sta cercando di fare la sua parte: abbiamo in programma di affidare i terreni in via di abbandono delle colline a giovani agricoltori i quali, affiancati da esperti agronomi e commerciali, avranno la possibilità di produrre reddito per la propria azienda salvaguardando il territorio”. 

Il Forum ha avuto un ospite d’eccezione, il comico Paolo Cevoli, che ha parlato da imprenditore: “Farò un film ambientato durante la prima guerra mondiale – ha detto – anche se sto affrontando una marea di ostacoli in quanto nessuno crede che un comico come me possa cimentarsi in un’impresa simile. Ancora mancano un paio di milioni di euro, ma chi se ne frega. Per fortuna ho incontrato anche persone che credono nel progetto”. 

A questa affermazione si è legato Gardini, presidente della Cdo agroalimentare, che ha chiuso la due giorni di Milano Marittima sottolineando che “la rete di amici permette di superare le difficoltà. La crisi va affrontata con le competenze, non sperando che le cose si risolvano da sole”.