L'argomento sarà al centro del convegno organizzato dalla Regione Piemonte - Assessorato all'Agricoltura, da Confagricoltura Piemonte e dall'Accademia di agricoltura di Torino a Torino (Sala Multimediale, Corso Regina Margherita, 174) giovedì 5 dicembre ore 9.
Per la Regione Piemonte si tratta di un’ulteriore tappa del percorso verso un’agricoltura sostenibile iniziato negli anni ’70 del secolo scorso, dapprima come supporto ai Servizi di assistenza tecnica da parte del Settore fitosanitario, proseguito negli anni ’80 e ’90 con l’introduzione delle tecniche di produzione integrata tramite il Programma regionale di difesa Integrata delle colture, coordinato dall’Ente di sviluppo agricolo, e sviluppatosi in maniera significativa con le misure agroambientali del Regolamento CEE 2078/92 e dei successivi Programmi di sviluppo rurale succedutisi dagli anni ’90 ad oggi, grazie alle quali l’agricoltura piemontese ha fatto un grosso balzo in avanti nella direzione delle produzioni a basso impatto ambientale.
Per accompagnare le aziende nello sforzo di adeguamento tecnologico richiesto dall’agricoltura ecosostenibile, è stato creato, e progressivamente accresciuto negli anni, un sistema di servizi di sviluppo che oggi è sempre più difficile da mantenere, proprio mentre l’attuazione della Direttiva richiederebbe un suo potenziamento.
Inoltre, alcune misure, che nell’attuale Psr sono a premio, potrebbero diventare obbligatorie per tutti gli agricoltori, rendendo necessario un diverso orientamento della futura programmazione agroambientale.
In tale contesto, da più parti viene segnalato il rischio che il Pan si riduca ad essere per le aziende agricole un ennesimo adempimento burocratico, privo di efficacia.
L’appuntamento in programma vuole dunque essere un’occasione di confronto tra i vari soggetti coinvolti a livello regionale nell’attuazione della Direttiva, affinché quest’ultima possa raggiungere con efficacia gli obiettivi posti dal legislatore.
Il programma
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